LINGUACCIUTO agg.

0.1 linguacciuto.

0.2 Da lingua.

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che nel parlare oltrepassa i limiti della convenienza, in partic. per nuocere agli altri; insolente, maldicente.

0.8 Zeno Verlato 02.09.2013.

1 Che nel parlare oltrepassa i limiti della convenienza, in partic. per nuocere agli altri; insolente, maldicente.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 2, par. 6, pag. 501.27: Salmo. L' uomo linguacciuto non sarà addirizzato in terra.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 28, 91-102, pag. 728.18: dice ora l'autore di Curio, perché quando andò a Cesare dice Lucano ch'elli disse: Audax venali comitatur Curio lingua; sicché allora fu ardito e linguacciuto, et ora per lo contrario parea sbigottito...