0.1 linguato.
0.2 Da lingua.
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che nel parlare oltrepassa i limiti della convenienza, in partic. per nuocere agli altri; insolente, maldicente.
0.8 Zeno Verlato 02.09.2013.
1 Che nel parlare oltrepassa i limiti della convenienza, in partic. per nuocere agli altri; insolente, maldicente.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 69, vol. 3, pag. 466.1: Lucano dice: Il bisogno del servente non è grave a lui, ma al signore. E lo servente si dee molto guardare di non essere linguato.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 9, vol. 6, pag. 199.5: [25] Terribile nella città sua è l' uomo linguato; il folle sì è odiato nella parola sua.