GRONDARE v.

0.1 gronda, grondare, grondava, grondavan.

0.2 Da gronda.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto dell'acqua o di altro liquido:] stillare in quantità abbondante (in ambito esclusivamente poetico, per lo più con valore fig.).

0.8 Rossella Mosti 03.06.2013.

1 [Detto dell'acqua o di altro liquido:] stillare in quantità abbondante (in ambito esclusivamente poetico, per lo più con valore fig.).

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 17.168, pag. 231: onde lo core m'abonda / e [per] gli occhi fuori gronda, / [e] sì dolcemente fonda / com' lo fino oro che fonda.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.25, pag. 97: Stringe lo core e gronda / lo viso di condutto / dell'aigua, che tale fonte risurge...

[3] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 41, pag. 75: Ancho fe' fare un cielo di metallo, / il quale i· su colone si fermava / per numero nova[n]ta, e pertusallo, / che cento piè da tera si scostava; / e per que' fori l'aqua giù grondava, / sì che pareva punto che piovese / a chi no l[o] sapesse, / e sol e luna n'avëa ordinato.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 59.6, pag. 474: questo gli altari tutti alluminava / di nuove fiamme nate di Martiri, / de' quai ciascun di lagrime grondava / mosse da una donna cruda e ria, / che vide lì, chiamata Gelosia.

[5] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.150, pag. 111: Alcuno i panni, ch' i' aveva induti, / A scoglio a scoglio mi trae' di dosso, / I qua' grondavan sanz' esser premuti.