INGEMMATO agg.

0.1 ingemmata, ingemmato, 'ngemmati; f: ingemmate.

0.2 V. ingemmare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Adorno di gemme (anche in contesto fig.).

0.8 Rossella Mosti 19.05.2014.

1 Adorno di gemme (anche in contesto fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.17, vol. 3, pag. 329: Poscia che i cari e lucidi lapilli / ond' io vidi ingemmato il sesto lume / puoser silenzio a li angelici squilli...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 452.18: 16. Poscia che cari ec. Dice, che poi che quelle chiare e lucide pietre preziose, ond'elli vide ingemmata la spera di Giove, ch'è sesta cominciando di giù, posero silenzio alli angelici canti...

[3] f Rim. Am. Ovid. (Laur. XLI 36), XIV pm. (fior.), Cap. [vv. 1-40], pag. 101r.30: Avendo io dette queste parole, Amore mosse le sue ingemmate ali... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 16-30, pag. 563.31: Und'io; cioè dei quali io Dante, viddi ingemmato; cioè siccome di gemme ornato, il sesto lume...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 161, S. Martino, vol. 3, pag. 1410.13: rimasero le dette braccia ignude. Allora per miracolo di Dio apparvero fregi dorati e 'ngemmati, portati da gli angeli, e copersero convenevolemente le braccia.