0.1 lucciola, lucciole, lucele, luciole, luccole, luzole.
0.2 Da luce (Nocentini s.v. lucciola).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Gloss. lat.-aret., XIV m.; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.
0.8 Veronica Ricotta 10.06.2014.
1 [Zool.] Insetto luminescente.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 26.29, vol. 1, pag. 439: come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov' e' vendemmia e ara: / di tante fiamme tutta risplendea / l'ottava bolgia...
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 26, 25-33, pag. 623, col. 2.7: el villano lo quale lavora nelle vallure ... e fa soa abitazione suso in la montagna, guarda, siando suso la montagna de sira vede qui' loghi tutti pieni de lucele; cussí ello, siando sul schegio de l'otava bolza, vedea nel so fundo tutto pieno de fiame e de fuogo.
[3] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 444.24: Lucciole sono vermicelli, delli quali luce il corpo pur come fosse fuoco; della quale lucidezza, e del legno della quercia fracido, tratta il Filosofo pienamente nel IJ della Metaura, dove tratta de' corpi diafani.
[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 310.15: hec nottilluca, ce, la lucciola.
[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 25.65, pag. 409: E io a lui: «Questa par che s'aopre / com lucciola, che la sera risprende: / lo giorno è smorta e la sua luce copre.
[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 25-33, pag. 672.5: le lucciole sono piccoli animali, come le mosche, ch'ànno il ventre lucido che pare che sia fuoco, e chiudono et aprono questo fulgore, secondo che si chiudono et aprono con l'alie, quando volano...
[7] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 110.1: Hec natiluca, ce id est la lucciola.
[1] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 110.17: Hec pupilla, le id est la lucciola del'occhio.
[u.r. 13.11.2019]