0.1 a: muzze, muzzo.
0.2 Ar. muzz (DEI s.v. muzzo).
0.3 a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Gli ess. del Mesue volg. e del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (3), passati a TB e in parte a GDLI, potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 66-69; 73-76.
0.7 1 Lo stesso che agrodolce.
0.8 Rossella Mosti 04.09.2014.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 13, pag. 150.3: imperocchè alcune [[scil. melagrane]] sono pontiche ovvero lazze, alcune agre, alcune muzze, alcune dolci, alcune insipide.
[2] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 13, pag. 151.1: Il muzzo liquore è quello, ch'è tra il dolce e l'acetoso, il quale non val meno che l'acetoso al riscaldamento del fegato e dello stomaco, ma non ha virtù di costrignere il vomito e 'l ventre.
[3] f Mesue volg.: Bea sugo di melagrane muzze. || Crusca (3) s.v. muzzo.
[4] f Libro della cura delle malattie: Ottimo ée il sugo delle mele muzze. || Crusca (3) s.v. muzzo.
[u.r. 21.11.2019]