GUIZZO (1) s.m.

0.1 guizo, guizzi, guizzo.

0.2 Da guizzare.

0.3 Dante, Rime, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Rime, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.).

N Le att. in Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.7 1 Movimento veloce e repentino. 1.1 [In partic., con rif. alle corde di uno strumento musicale:] movimento oscillatorio, vibrazione.

0.8 Luca Morlino 26.03.2014.

1 Movimento veloce e repentino.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 46.43, pag. 169: Egli alza ad ora ad or la mano, e sfida / la debole mia vita, esto perverso, / che disteso a riverso / mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 20, pag. 206.8: più volte con guizzi diversi e con forze maggiori mi credetti ritrarre, ma vinta da loro, stanchissima fui nella camera, la quale mai più vedere non credeva, menata.

[3] Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.), 5.1.8, pag. 774: quand'io me 'nnamorai de te, che spazze / tutte le strade quando son più guazze, / poi che col guizzo tu féste raccolto.

1.1 [In partic., con rif. alle corde di uno strumento musicale:] movimento oscillatorio, vibrazione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.143, vol. 3, pag. 342: E come a buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo de la corda, / in che più di piacer lo canto acquista...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 139-148, pag. 577.9: Fa seguitar lo guizzo de la corda; cioè fa accordare lo suono della corda ch'elli tocca, e come la tocca così guizza...