LUNATO agg.

0.1 lunati.

0.2 Lat. lunatus (DELI 2 s.v. luna).

0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che ha la forma curva e semicircolare, simile alla luna crescente o calante, all'arco e alla falce.

0.8 Luca Morlino 16.09.2013.

1 Che ha la forma curva e semicircolare, simile alla luna crescente o calante, all'arco e alla falce.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 21.25: E la reina Pantasilea guida le schiere de le donne co lunati scudi...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 383.26: overo quando la combattente Pantasilea si mostra nel carro, e con gran tumulto le schiere delle femine co li scudi lunati si rallegrano tutte gridando.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 64, pag. 107.14: Quando si comperano i buoi, si dee guardare [[...]] che abbiano gli orecchi grandi, e la fronte lata e crespa, e i labbri e gli occhi nericanti, e le corna forti e lunate sanza magagna di chinatura...

- [Con rif. a un animale:] che ha le corna arcuate.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 37.1, pag. 430: Altri avean pelli di tori lunati, / tutte di cari limbi circuite, / e alcuni erano in cinghiar fasciati... || Boccaccio chiosa: «cornuti a modo di luna». Cfr. Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 6, 37.1, pag. 430.1.