GIAFFA s.f.

0.1 giaffa, giaffe.

0.2 Etimo non accertato. || Della Corte, Glossario «Pataffio» (II), p. 107 ipotizza una deriv. dal nome della città di Giaffa «con tutti i connotati di perverso disordine attribuiti all'Oriente», di contro all'ipotesi di Ageno, Sacchetti, Rime, p. 75, che proponeva l'onom. ciaff (con rimando a DEI s.v. ciaffero).

0.3 Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. a giaffe 1; da giaffa 1.1.

0.7 1 Disordine, parapiglia. Locuz. avv. A giaffe: alla peggio, in modo sommario e disordinato. 1.1 Locuz. agg. Da giaffa: dappoco.

0.8 Zeno Verlato 10.10.2014.

1 Disordine, parapiglia. Locuz. avv. A giaffe: alla peggio, in modo sommario e disordinato. || (Ageno).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 119.8, pag. 113: e Ciampolon e Meoccio sanza spada / eran con monna Ciola armati a giaffe.

1.1 Locuz. agg. Da giaffa: dappoco.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.76, pag. 153: E 'l maestro da giaffa / gli dà la schiaffa / ed araffa / e non ristagna / ché persona mascagna / gli dà un colpo ne la cuticagna... || Da giaffa potrebbe essere inteso come topon. (cfr. 0.2), per parodia di formule correnti del tipo maestro da Firenze, maestro da Napoli.