0.1 incauta, incaute, incauti, incauto; a: incautu; f: 'ncauti.
0.2 Lat. incautus (DELI 2 s.v. incauto).
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.).
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Che non si guarda dai pericoli o dalle conseguenze delle proprie azioni. 1.1 Sost. 2 Privo di difesa, esposto al pericolo. 2.1 Sost. 3 Fatto o detto senza considerare le conseguenze neg. delle proprie azioni.
0.8 Diego Dotto 23.07.2014.
1 Che non si guarda dai pericoli o dalle conseguenze delle proprie azioni. || Att. prevalentemente in volgarizzamenti, per trad. del lat. incautus.
[1] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 3.2, pag. 374: Se pe toa mala guardia tu p(re)[n]di alcuno damaiu / o p(er) esser(e) i(n)cautu lo to va i(n) malo viaio, / a la fortuna cecha no ·de dicer(e) ultraio, / ma te stisso reprehendi che [nce] no fusti saio. || Cfr. Cato, Dist., IV, 3, 1: «Cum sis incautus».
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 305.25: il quale fatto prete per amore di castitade, era tenuto crudele, e più a rigidezza che a mansuetudine disposto, e per lenezza della vita incauto non sapea raguardare a quello che potea avenire.
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 87.3: Ma Oreste esendo infiammato per grande amore de la sua moglie, tolta a lui, istimolato dalle furie dell' operazioni sue scellerate, uccise Pirro incauto agli altari del Padre. || Cfr. Aen., III, 331: «excipit incautum patriasque obtruncat ad aras».
[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 8, vol. 2, pag. 199.8: Veramente così è, che quelli, che deono essere servi di Dio, sono più ciechi, ed incauti, che li mondani, e meno conoscono lo stato loro...
[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 134.19: E lo spirito iscorrente a pogo a pogo dal corpo incauto è rapito in del viso del misero marito. || Cfr. Ov., Ars am., II, 745: «incauto [[...]] pectore».
[6] Gl f Chiose interl. a Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), pag. 134.11: incauto [interl. che non si sa guardare] || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[7] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VI.18], vol. 6, pag. 41.1: e gran parte di loro uccisine, perciò ch'egli li aveva incauti e presso che la maggior parte dormenti oppressi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXVI, 18, 8: «incautos enim et plerosque sopitos oppresserat».
[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 80.10: Et li chitatini, incauti per lu grandi gauiu chi fachianu per solempnitati di lu Apostulu, et la sira vivendu beni et gravati di somnu, non sintendu li inimichi, fu prisa la chitati di li preditti cursuri africani.
[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 135.39, pag. 188: Ma io incauto, dolente, / corro sempre al mio male, et so ben quanto / n'ò sofferto, et n'aspetto...
[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. III, cap. 7, pag. 92.15: però che agli incauti spesse fiate riviene in fine di peccato eziandio quello che solamente per istudio di virtude si comincia. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 12, pag. 111.22: perciò che e i Lucani a' campi Bruzii, e al mare e que' di Reggio andò a scontrare in maniera che presso che per repentino avvenimento non opprimette gl' incauti. || Cfr. Liv., XXVI, 12, 2: «incautos oppresserit».
2 Privo di difesa, esposto al pericolo.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 38, pag. 79.12: E in questa maniera è la bisogna: a questo che non si debba temere fa la fortuna, essi non sono uomini cauti, e però quello che fia avuto in negligenza abbilo per incauto e aperto.
[1] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. IV, cap. 57, pag. 108, col. 1.10: Militi, io vi conforterei con più parole, se voi doveste con armati avere a combattere; ma voi de' disarmati e degli 'ncauti infino alla sazietà del vostro desiderio ucciderete... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXIV, 38, 9: «inermes, incautos ad satietatem trucidabitis».
3 Fatto o detto senza considerare le conseguenze neg. delle proprie azioni.
[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 26, pag. 102.10: ma, insuperbendo della loro gentilezza, lo predetto buono uomo che serviva loro per parole superbe ed incaute spesse volte provocavano ad ira.
[2] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 3, cap. 11], pag. 273.32: Se questa ferita sarà p(er) mala et incauta cura, noi diciamo essere pericolosa...
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 26, pag. 140.15: Ma insuperbiando de lor gentileça, lo dito bun omo chi le servia per parole incaute e superbie spese volte provocavam a ira.