0.1 insidiante, insidianti.
0.2 Lat. insidians.
0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Che sta in agguato. 1.1 Fig. Che sottopone a tentazione. 2 Sost. Chi ordisce una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno.
0.8 Diego Dotto 17.07.2014.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 20, pag. 280.19: e non temendo la morte che nelle mani degli insidianti uomini ne' notturni tempi dimora, né de' fieri leoni, né de' rapaci lupi per lo cammino usanti in sì fatte ore!
[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Lam 3, vol. 7, pag. 298.2: [10] Egli è a me fatto insidiante orso, leone nascoso. || Cfr. Lam., 3.10: «ursus insidians factus est mihi leo in absconditis».
1.1 Fig. Che sottopone a tentazione.
[1] f S. Bonaventura volg., XIV: Colui che abita nell'adiutorio della madre di Dio, nella sua protezione farà dimora. Lo assalto dell'inimico non gli nocerà, e la sagitta volante nol toccherà; imperò che essa lo libererà dal laccio insidiante. || GDLI s.v. insidiante.
2 Sost. Chi ordisce una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno.
[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [X.9], vol. 6, pag. 457.22: né ti sarebbe sì vile la vita nostra, che tu né del preterito mio pericolo non ti movessi, né del futuro, lasciando gli insidianti senza punizione. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XL, 9, 4: «futuro si [sit] insidiantibus impune».
[u.r. 20.11.2019]