INSIDIARE v.

0.1 insidia, insidiando, insidiano, insidiante, insidianti, insidiare, insidiassero, insidiate, insidiato, insidiava, insidierà , insidierai, insidiollo; f: insidiar.

0.2 Lat. insidiari (DELI 2 s.v. insidia).

0.3 Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Boccaccio, Fiammetta, 1343-44.

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.7 1 Aggredire improvvisamente (qno) cogliendolo di sorpresa con l'inganno o uno stratagemma. [In partic.:] tendere un'imboscata. Anche assol. 1.1 Ordire una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno (anche fig.). 1.2 Fig. [Rif. al diavolo e sim.:] tentare con lusinghe e allettamenti. 1.3 Fig. [Con rif. alla seduzione:] attrarre con lusinghe e allettamenti.

0.8 Diego Dotto 17.07.2014.

1 Aggredire improvvisamente (qno) cogliendolo di sorpresa con l'inganno o uno stratagemma. [In partic.:] tendere un'imboscata. Anche assol.

[1] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. III, cap. 58, pag. 81, col. 2.14: Gracco, extimando essere da insidiare ad questo tempo, poste le guardie alle porti di Cume, acciò che alcuna persona non potesse raportare quello che egli intendesse di fare, costrinse i militi che alla decima hora del dì curassono i corpi e dessono opera al sonno... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 8, pag. 682.4: Questo è adunque il gran male, il gran peccato, il gran fallo adoperato da Gisippo amico e da me amante, che Sofronia occultamente sia divenuta moglie di Tito Quinzio; per questo il lacerate, minacciate e insidiate.

[3] Gl f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 133-34], pag. 20v.2: «Insidiar» sì è 'occultamente procaçar alguna victoria', sì de inimisi como de alguna donna che l'omo desira de volere avere in soa balia etcet.. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Ordire una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno (anche fig.).

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 26, pag. 658.3: Imperciò che noi trovemmo piusori figlioli de iniquità insidianti alla jurisdicione della Romana Ghiesia cum fraudulente arte...

[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 80, pag. 254.22: Ma la Erodia insidiava Giovanni e volevalo uccidere e non poteva; inperò che temea del popolo, perch' egli era tenuto come profeta.

[3] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 147, pag. 205.24: Ma illu [[scil. il giovane tentato dal diavolo]] non guarda nenti la morti ki lu insidia et ki lu prind[ir]à plui tostu ki illu non cridi.

1.2 Fig. [Rif. al diavolo e sim.:] tentare con lusinghe e allettamenti.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 28, pag. 188.19: Dico ke questo è pena al demonio, perch' elli insidia et àe guerra colla carne per tre ragioni...

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 92, pag. 177.20: [D.] Anchora me di', magistre, se li demonii insidiano a li homini.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 43.36: et le persone loro conserviate senza danno da incorrimento de li eretici, e' quali loro insidiassero...

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1280, pag. 82: Or doncha, Dio zelestial e superno, / quela fiera chrudel che molti insidia / a devorato el mio fiol eterno.

1.3 Fig. [Con rif. alla seduzione:] attrarre con lusinghe e allettamenti.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 8, pag. 25.16: Io fui pur presa, sì come è detto; e qualunque si fosse quella o infernal furia, o inimica fortuna, che alla mia casta felicità invidia portasse, ad essa insidiando, questo dì con speranza d' infallibile vittoria si poté rallegrare.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 304.5: E poy dice che le fate invidiose che sempre insidiano li homini felici e sforzanose de farello cadere subitamente de loro stato mostrandoli e ponendo ne lo animo loro quelle cose che sono multo dommagiose.