0.1 insidiatore, insidiatori; f: 'nsidiatore.
0.2 Lat. insidiator.
0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
0.7 1 Chi tende un'aggressione improvvisa, preparata in anticipo, che coglie di sorpresa la parte offesa. 1.1 Fig. Chi ordisce una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno.
0.8 Diego Dotto 17.07.2014.
1 Chi tende un'aggressione improvvisa, preparata in anticipo, che coglie di sorpresa la parte offesa.
[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [X.9], vol. 6, pag. 457.14: Io cercato dalli suoi aguati odo quelle cose, le quali dovrebbe il ladro e lo insidiatore udire. || Cfr. Liv., XL, 9, 1: «audio quae latro atque insidiator».
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 73-90, pag. 118.39: provvediti quanto vuoi contra questo pericolo, tutta via arai l'insidiatori appresso di te: li giovani di Roma con teco solo volliano questa battallia.
1.1 Fig. Chi ordisce una macchinazione tesa a procurare un danno con l'inganno.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 146.17: Lo insidiatore occulto rapito aver con fraude si rallegra? alle volpi l' agguaglia. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., IV, 3: «Insidiator occultus».
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 13, pag. 261.15: E troppo più mi fa della sua vita dubitare l' acerbità del mio padre e della mia madre, li quali io sento prontissimi, e vederli mi pare, insidiatori della vita di lei.
1.1.1 Fig. Estens. Chi reca molestia (a una donna).
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 5, pag. 464.16: E se ogni cosa avessero i componitori delle leggi guardata, giudico che in questo essi dovessero alle donne non altra pena aver constituta che essi constituirono a colui che alcuno offende sé difendendo: per ciò che i gelosi sono insidiatori della vita delle giovani donne e diligentissimi cercatori della lor morte.
1.1.2 Agg. Fig. [Rif. al diavolo:] che tenta con lusinghe e allettamenti.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. II, cap. 5, pag. 28r.9: Questi adunque con quale pacto o con quale ragione doppo cotante fadighe ischernito dalo 'nsidiatore diavolo, ruinando di grandissima caduta, percosse di lamentevole dolore tucti quegli ch'abitavano in questo diserto? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., II, 5, 2: «ab insidiatore delusus».