INSIDIOSO agg.

0.1 insidiosa, insidïosa, insidiose, insidiosi, insidioso, insidiusa, insidiusu; f: insidiosissimo.

0.2 Lat. insidiosus (DELI 2 s.v. insidia).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.); Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); f Frontino volg., a. 1381 (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Non si considera nella doc. l'es. in <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 489.13: «Orazio dice: Il lupo ha paura della fossa, e lo sparviero della rete, ed il nibbio dell'uomo insidioso...»: si tratta di un'integrazione ed. sulla base del testo fr.

L'es. del Libro di prediche, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB, Crusca (5) e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 92-93.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che aggredisce a sorpresa con l'astuzia. 1.1 Fig. [Rif. o riferibile a persona, anche con personificazione:] che tende agguati o inganni, comportandosi in modo fraudolento. 1.2 Fig. Che ha in sé l'intenzione di nuocere o un pericolo nascosto.

0.8 Diego Dotto 17.07.2014.

1 Che aggredisce a sorpresa con l'astuzia.

[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.145, pag. 226: Non consentire all'insidiose volpi / gli agguati doppi, ch'all'anima mia / han posti e pongon, ché foco la spolpi.

1.1 Fig. [Rif. o riferibile a persona, anche con personificazione:] che tende agguati o inganni, comportandosi in modo fraudolento.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 179.35: In lo parlare lu era molto chiaro, ma de inzigno pessimo e insidioso, infenzandose de volere quello che non voleva.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 45.5, pag. 122: O Pandaro i' son morto, / la mia letizia s'è voltata in pena, / misero me, e 'l mio dolce conforto. / Fortuna insidiosa se ne 'l mena, / e con lui 'nsieme il sollazzo e 'l diporto.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 9, vol. 2, pag. 141.11: Qu[i]ntu Ceciliu, lu quali per pruntissimu studiu et per grandissima liberalitati di Luciu Lucullu avendu consegutatu et hunestu gradu di dignitati et amplissimu patrimoniu, con zò sia cosa que issu sempri avissi factu ad intendiri di fari heredi issu Lucullu skictu et murendu eciandeu in signu di zò li avissi dati li soy anelli, non pertantu issu a lu so testamentu adoptau in so filyu Pompeyu Atticu et ficilu heredi di tutti li soy beni. Ma lu populu di Ruma strassinau per la via lu corpu mortu, inturniatu di resti, di lu fallaci et di lu malu insidiusu. || Non escludibile un'interpretazione come sost.

1.1.1 Fig. [Rif. al diavolo:] che ordisce tentazioni e allettamenti.

[1] f Libro di prediche: Il demonio contro le nostre anime insidiosissimo. || Crusca (4) s.v. insidiosissimo.

1.1.2 Fig. [Con rif. alla seduzione:] fonte di tentazione e di pericolo morale.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 483.3: Poi certo da quello costume li solenni teatri fo insidiosi ale belle e ancora romane insidiosi ale belle, donne s'entende.

[2] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 133-34], pag. 20r.44: Questa è la conclusion del so entendimento, çò è che da quello costume li sollenni palaçi fo insidiosi e fé insidie ale belle donne [e] ancora sì è insidiosi e procaçenti d'avere le belle donne. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Fig. Che ha in sé l'intenzione di nuocere o un pericolo nascosto.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica.119, pag. 92: A segurtá dre ale tu e' plu squitizosa, / Dond tu voland per l'airo plu e' perigorosa; / Lo verme aragn te prende con redhe insidïosa, / E sí l'aragn te mangia, ti grama e angustïosa.

[2] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. VII, cap. 3, pag. 123r.30: Tullio, duca de' Volschi, il quale, a fare guerra a' Romani con grande cupidezza d'animo acceso, con ciò fosse cosa ch'elli si avedesse nel suo animo che per alcune battaglie in contrario [erano] dibattuti gli animi de' suoi e per questo <fossero> più inchinevoli alla pace, con insidiosa ragione gli cacciò là dove egli volea... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 203.12: Et, quandu avianu ben manyatu et ben bivutu, issu li fachia mittiri supra quillu burduni, da lu quali issi, agravati di sonnu, cadianu in quillu insidiusu munzellu di chiniri.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 577.14: Anchora, perché certe comunançe, le quale, non essendo contente de le sue ragione, per insidie sè s' efforciano a le altrui e, non possendo apertamente usurpare le ragione di superiori, cerchano e trovano vie storte et indirecte et insidiose per le quali, facendo ingano a la lege et a l' omo, consegueno lo desiderato effecto de l' inganno...

1.2.1 Estens. Ricco di pericoli.

[1] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. IV, [Prologo-cap. 1], pag. 78v.8: Marcho Curio [[...]], con çò fosse cosa che una de V legione non avesse vogliuta essere in certa milicia, negando de seguire la mateçça del duce in quella aspera et insidiosa expedicione, menò IIIJ legione armate... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.