0.1 f: mioparone. cfr. (0.6 N) myoparonem.
0.2 Lat. myoparon, myoparonem.
0.3 f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Nota myoparonem in Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 353.22: «ed egli sommergendosi, ispezzata la nave, ov' iera, nella nave myoparonem di Seleuco pirata, il detto Pirata atandolo, campò». Si tratta prob. di un emendamento ex fonte dell'ed.: l'ed. inclusa nel corpus DiVo, fondata sullo stesso ms., legge: «et egli somergiendosi, ispeççata la nave ov'era, nela nave di Seleuco, pirrata di Paronen, il decto pirrata atandolo, canpò» (f Bono Giamboni, Orosio volg. (ed. Matasci), a. 1292 (fior.), L. VI, cap. 1, pag. 78v.4), a fronte di Orosio, Hist., VI, 2, 24: «ipse cum quassa iam naui mergeretur, in myoparonem Seleuci piratae ipso pirata iuuante transiluit». Qui il volgarizzatore sembra aver interpretato il lemma myoparon, non sempre perspicuo neppure nella tradizione lat., come un toponimo arrivando alla resa «nela nave» grazie al contesto.
Per 1 [1], cfr. Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 168.11: «Siano ora lodati coloro che sono desiderosi di ciascuna gloria, li quali con frettolosa mano tolsero li ramicelli del lauro di disertissimi monti per le navi de' corsari, essendo poveri di lode».
0.7 1 [Mar.] Nel mondo antico, agile imbarcazione da corsa.
0.8 Diego Dotto 23.07.2014.
1 [Mar.] Nel mondo antico, agile imbarcazione da corsa.
[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. II, cap. 3, pag. 35r.19: Siano ora lodati coloro che sono desiderosi di ciascuna gloria, i quali delli disertissimi monti di mioparone con bec[c]hi piratici, poveri di lode, con frettolosa mano scersero i ramicelli dell'alloro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Val. Max., II, 8, 5: «ex desertis montibus myoparonumque piraticis rostris».