0.1 pertenace, pertenaci, pertinace, pertinaci, pertinacie, pertinacissima, pertinacissimi, pertinacissimo.
0.2 Lat. pertinax (DELI 2 s.v. pertinace).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); a Stat. lucch., 1376.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Che dura o prosegue nel tempo; che è in grado di resistere ai cambiamenti rimanendo inalterato. 1.1 [Con rif. a un accadimento:] che non cambia il proprio corso. 1.2 [Con connotazione pos.:] fatto o condotto con costanza e diligenza. 1.3 [Con connotazione neg.:] fatto o detto con ostinazione (di norma irrazionale o inopportuna). 1.4 Capace di sostenere sforzi fisici prolungati. 2 [Con connotazione pos.:] che rimane fermo, che persevera con assiduità e convinzione (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione). 2.1 Che è convintamente e fattivamente dalla parte (di una fazione). 3 [Con connotazione neg.:] che perdura o specif. si ostina con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione, di norma irrazionali o inopportuni).
0.8 Diego Dotto 15.09.2014.
1 Che dura o prosegue nel tempo; che è in grado di resistere ai cambiamenti rimanendo inalterato. || Att. prevalentemente in volgarizzamenti, per trad. del lat. pertinax.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 5, par. 8, pag. 83.17: Valerio Massimo, libro secondo. Usanza è degli uomini, che piccioli cominciamenti spesso proseguitano in pertinaci opere. || Cfr. Trad. De doc. antiq., 3, 5, 8: «parvula initia pertinaci studio prosequendi».
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 54.33: Socrate stava in sì pertinace stato per notte e per die, e per die e per notte, dal somo della luce e levare del sole infino a l'altro levare del sole, immobile, e in quelli medesimi atti e di bocca e d'occhi, in quello medesimo luogo ritto, pensando sì come in uno eccesso di mente e d'animo.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 19.11: Ma Metellu lu piatusu, lu quali per lu pertinaci amuri qui issu appi a so patri consulu consecutau altressì nobili supranomu per li soy lacrimi... || Cfr. Val. Max., V, 7, 2: «pertinaci erga exulem patrem amore».
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 626.21: L' ira altresì e l' odio muovono ne' petti umani grandi sbattimenti. L' ira è più veloce per lo corso, è più pertinace per desiderio di nuocere. || Cfr. Val. Max., IX, 3, praef.: «nocendi cupidine hoc pertinacius».
[5] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [I.35], vol. 5, pag. 73.9: Ma questo ordine turbò non solamente l'aspro combattere de' Romani, quanto il pertinace e fermo impeto fatto da loro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXI, 35, 4: «non acrior quam pertinacior impetus Romanorum».
1.1 [Con rif. a un accadimento:] che non cambia il proprio corso.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 37.30: Ma dementre que tutti cun grandi studiu stavanu intenti ad aucidiri lu porku, lu pertinaci casu di la necessitati retorsi contra issu Atym una lanza gittata per firiri lu porcu... || Cfr. Val. Max., I, 7.ext., 4: «pertinax casus».
[2] Bart. Cast. Pieve, Quattro sonn., a. 1385 (tosc./umbr.), 56a.9: O fatti agresti, o pertinaci stelle, / nel danno mio qual consiglio prolisso / mover pò contra me tante procelle?
1.2 [Con connotazione pos.:] fatto o condotto con costanza e diligenza.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 5, pag. 301.15: Però che dice Seneca, ne le pistole: nonn è alcuna cosa, che l'opera pertenace e la diligente rangola non vinca. || Cfr. Albertano, De amore, III, 4: «Nichil est quod non expugnet pertinax opera».
[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 34, pag. 197.28: che sì come disse Seneca nele Pistole: «Neuna cosa è ke no(n) vinca l'opera co(n)tinua (e) p(er)tinace, (e) i(n)te(n)ta (e) dilige(n)te rangola».
1.3 [Con connotazione neg.:] fatto o detto con ostinazione (di norma irrazionale o inopportuna).
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 6, par. 7, pag. 513.13: Ambruogio, primo de officiis. Nel famigliare parlare sia da lungi la pertinace contenzione, ché cota' quistioni più sogliono cruciare l' animo, che alcuna utilità recare. || Cfr. Trad. De doc. antiq., 36, 6, 7: «Absit pertinax in familiari sermone contentio».
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 193.14: Ca non provittiru li homini di quillu seculu a que cultivamentu intendissi lu pertinaci studiu di la non custumata assemblaya... || Cfr. Val. Max., IX, 1, 3: «pertinax studium».
[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 1, pag. 608.21: [E] non providero li uomini di quello tempo a quale ornamento attendea il duro e pertinace studio del disordinato collegio de le femine, e infino dove si dovesse spandere l' audacia de le femine, vincitrice de le leggi.
[4] f De officiis volg., XIV/XV (tosc.), L. I, cap. 58, pag. 108.12: Sia dunque questo sermone, nel quale massimamente i Socratici eccellono, leggiero, e non pertinace; e in lui sia piacevolezza.. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cic., Off., I, 134: «Sit ergo hic sermo [[...]] lenis minimeque pertinax».
1.4 Capace di sostenere sforzi fisici prolungati.
[1] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. III, cap. 42, pag. 77, col. 2.11: L'altra schiera aveva meno pertinaci huomini, perciò che la magior parte erano Hyspagnuoli, li quali amavan meglio d'esser vinti in Yspagna che d'esser menati vincitori in Ytalia. cfr. Liv., XXIII, 29, 8: «Minus pertinaces uiros».
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 22, pag. 324.27: Poi il vecchio milite, incontro agl' impeti temerarii pertinace, col tagliamento de' primi reprimette gli sforzi di quelli che seguivano... || Cfr. Liv., XXVIII, 22, 14: «aduersus temerarios impetus pertinax».
- [Rif. a animali].
[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 86, pag. 138.11: I galli vogliono esser nerboruti [[...]], spesso gridanti e battaglieri, e in battaglia pertinaci, e con gli animali che nuocono alle galline, non solamente non temano, ma ancora contr'a lor vadano.
1.4.1 Sost. Fig. Chi non si lascia piegare (dagli eventi).
[1] f Tratt. provvidenza di Seneca, XIV s.q. (fior.), pag. 425.33: Questo medesimo fa la fortuna. [[...]] Pertinacissimo, e dirittissimo assalisce, contr'a cui sua forza inforzi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Prov., 3, 4: «Contumacissimum quemque et rectissimum aggreditur».
2 [Con connotazione pos.:] che rimane fermo, che persevera con assiduità e convinzione (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione).
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 16, cap. 4, par. 3, pag. 283.23: Tanto semo pertinaci e volenterosi contra le cose che avemo provate, che poiché siamo vinti vogliamo combattere, e poiché nel mare siamo rotti vogliamo navicare. || Cfr. Trad. De doc. antiq., 16, 4, 3: «adversus experta pertinaces sumus».
[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 3, pag. 162.16: Che più debbo dire? sì fu pertinace quella donna, che non lasciò Ilarione, né quindi si partì insino che egli non le promise di venire in Gaza la sera, posto il sole.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 113.6: Ca issu non serà habundanti di rikizi nì di hunuri, ma oy di pizulu campu oy di non ambiciusa dutrina fidili, pertinaci cultivaturi, plù beatu da intra ca da fori. || Cfr. Val. Max., VII, 2.ext., 12: «pertinax cultor».
[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 200.2: molti uomini sono assai fedeli, e pertinaci nelle loro promesse, e nientemeno sono per altri modi peccatori...
2.1 Che è convintamente e fattivamente dalla parte (di una fazione).
[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 73.16: E acciò che a qual parte fosse così animoso e pertinace appaia, mi pare sia da procedere, alquanto più oltre scrivendo.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 80, terz. 38, vol. 4, pag. 60: E quel Signor, siccome savio, e sperto, / gli acconciò insieme, e mise nella pace / il Fiorentin, perchè contro agli usciti / di Genova era stato pertinace.
3 [Con connotazione neg.:] che perdura o specif. si ostina con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione, di norma irrazionali o inopportuni).
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 27: sii movevile et no(n) legieri, costante (et) no(n) p(er)tenace; costanteme(n)te lo co(n)siglio observa (et) no(n) p(er)tenaceme(n)te. || Cfr. Albertano, Liber cons., XXVIII: «Mobilis esto non levis, constans non pertinax».
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 31, vol. 3, pag. 337.6: Non essere corrente di mano, e sii costante, ma non pertinace. || Cfr. B. Latini, Tresor, II, 80, 7: «Soies constans, mes non pas partinaces».
[3] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 173, pag. 79: et se volese star pur pertinace / in questa opinïon folle et rubesta, / usate ch'ài le dolce [e le] mordace, / e con martiri gravi et con tempesta / sansa dirmi altro li mostra la testa».
[4] Stat. fior., 1335, cap. 12, pag. 21.12: Et se alcuno Guelfo de la città di Firenze, richesto più et più volte, sanza giusta et convenevole cagione, fosse pertinace, et ricusassesi di venire et ragunarsi con li altri Guelfi a richesta de' capitani, sia licito a detti capitani di proporre tra' p[r]iori e' XIIII della credenza la pertinacia et contumacia del predetto.
[5] f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), son. 13.14: ma, stando e' più superbi e scostumati, / vivono accidïosi e pertinaci. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 124.10: O pertinace e isvergognato amore, a che non costringi tu li appetiti de' mortali! || Cfr. Aen., IV, 412: «improbe Amor».
[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 37, vol. 2, pag. 12.23: Questi cotali nelli flagelli peggiorano; e però dice l' onnipotente Dio per Isaia profeta del popolo delli Giudei obdurato, e pertinace...
[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 56.25: Or chi si terrà, chi sarà sì duro, sì pertinace, sì ostinato nel male?
[9] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 50, pag. 64.15: Non per tanto dobbiamo essere pertinaci, ma costanti; però che rimuoversi alcuna volta di sua opinione, è più senno.
[10] a Stat. lucch., 1376, L. II, cap. 2, pag. 78.30: Et se lo dicto reo stesse pertinace in non volere ubidire et rispondere alla dicta domanda...
- Sost.
[11] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXX, cap. 6, pag. 1172.4: Perocché altrimenti si debbono ammonire gli uomini e altrimenti le femmine; [[...]] altrimente i mansueti e altrimenti gli iracondi; altrimenti i pertinaci e altrimenti i leggieri... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.