PERTINACEMENTE avv.

0.1 pertenacemente, pertinacemente, pertinacementi, pertinaçementi, pertinaciemente, pertinacimenti, pertinacissimamente, pertinacissimamenti.

0.2 Da pertinace 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 3.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi sett.: f Frontino volg., a. 1381 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 In modo durevole; in modo da reiterare un'azione con assiduità e costanza. 1.1 In modo da opporre una strenua resistenza. 2 [Con connotazione pos.:] perseverando con assiduità e diligenza (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione). 3 [Con connotazione neg.:] perdurando o specif. ostinandosi con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione, di norma irrazionale o inopportuni).

0.8 Diego Dotto 15.09.2014.

1 In modo durevole; in modo da reiterare un'azione con assiduità e costanza. || Att. prevalentemente in volgarizzamenti, per trad. del lat. pertinaciter e sim.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 39, cap. 5, par. 6, pag. 561.1: Colui, cui altri dispregia, scalpitalo sanza dubbio, ma trapassalo: neuno nuoce pertinacemente e diligentemente all' uomo dispregiato... || Cfr. Trad. De doc. antiq., 39, 5, 6: «pertinaciter [[...]] docet».

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 59, pag. 132.4: perché ci tiene la follia così pertinacemente, e continuamente sanza punto allentare? || Cfr. Sen., Ep., VI, 59, 9: «quid ita nos stultitia tam pertinaciter teneat?»; cfr. f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.): «sì perdurabilmente e sì continuamente».

[3] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. II, [cap. 5], pag. 43r.9: Et cercando quelli puro de avere l'intrada como volese dire alcuna cosa subita advenuta, et essendo messo di fuora pertinacemente dali servi li quali guardavano al'asio del signore, temeo che sospecto fosse preso de lui... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Fr., Strat., II, 5, 31: «pertinaciter a servis valetudini domini consulentibus excluderet».

1.1 In modo da opporre una strenua resistenza.

[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. VI, cap. 6, pag. 109r.20: ma coloro, vòta la città di femine e d'ogni età non aconcia a combattere, acciò che più sicuramente gl'armati prolungassero la fame, pertinacissimamente stettero a' badalucchi e asalti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Val. Max., VI, 6.ext., 2: «pertinacissime in muris constiterunt».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 80.3: et di tutta quilla genti skitta la citati Cinniva si diffindissi pertinaciment[i] da issu... || Cfr. Val. Max., VI, 4.ext., 1: «pertinaciter arma retineret».

[3] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.47], vol. 5, pag. 306.21: i Galli erano corsi alla porta questoria, e avevano ucciso Lucio Postumio questore il quale pertinacissimamente loro contrastava... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXIV, 47, 2: «resistentesque pertinacius».

[4] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. II, [cap. 9], pag. 52r.12: Domicio Corbulo, assediando Tygranocerta e mostrando li Armeni pertinacemente de portare l'asedio, feçe çittare la testa de Vaduando... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Fr., Strat., II, 9, 5: «pertinaciter viderentur toleraturi obsidionem».

2 [Con connotazione pos.:] perseverando con assiduità e diligenza (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. II, cap. 24, pag. 40r.9: La qual cosa voi sapete che pertinacemente à oservato di presente el nostro cictadino Bengiamino... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., II, 24: «pertinaciter tenuisse».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 2, vol. 1, pag. 161.11: A lu quali, vinchutu da sì per publica questiuni, cun chò sia cosa que sua matra Cornelia no li rendissi li pussissiuni commissi a sua fidi et issa avissi adimandatu lu sou ayutu per littiri, pertinacissimamenti ayutau lu absenti. || Cfr. Val. Max., IV, 2, 7: «pertinacissime absenti adfuit».

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 36, pag. 113.21: Ma lo villano di dolore costretto pertinacemente pur perseverando in la sua petizione giurò di non partirsi se 'l suo figliolo non resuscitasse. || Cfr. Greg., Dial., II, 32: «in sua petitione perstetit».

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 36, pag. 148.9: Ma lo vilam constreito de dolor, pertinacementi pur perseverava in la soa peticium e çurà de non partì-se, se lo so figlo no resuscitase.

3 [Con connotazione neg.:] perdurando o specif. ostinandosi con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un proposito, un'opinione, di norma irrazionale o inopportuni).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 29, pag. 102.15: Et Seneca disse: sia mobile e non lieve, sia fermo e non tenacie. Et così de' tener lo consiglio tuo fermo, ma non pertenacemente. || Cfr. Albertano, Liber cons., XXVIII: «Constanter ergo consilium servabis, non pertinaciter».

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 27: unde Senacha, in del libro Del'onesta vita: sii movevile et no(n) legieri, costante (et) no(n) p(er)tenace; costanteme(n)te lo co(n)siglio observa (et) no(n) p(er)tenaceme(n)te.

[3] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. X, cap. 5, pag. 170r.17: l'eresia ch'è decta delli antropomorfiti è uscita socto cagione di questa abominevole spositione, la quale pertinacemente et perversamente pone che quella ismisurata et semplice sustantia dela divinità sia composta di nostre membra et d'umana figura. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., X, 5: «pertinaci perversitate».

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 350.11: E se l'aversario pertinacemente si difendesse, dicendo che bene vogliono questa transmutazione potersi fare quando lo basso stato delli antecessori corre in oblivione, avegna che 'l testo ciò non curi, degno è che la chiosa a ciò risponda.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 404.24: Appio Claudio decemviro, cioè uno de' dieci che signoreggiavano la cittade, desiderava colle forze della sua podestade, una vergine figliuola di questo Virginio d' avolterare, e pertinacemente questo cercava. || Cfr. Val. Max., VI, 1, 2: «pertinacius expeteret».

[6] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 7, pag. 138.20: lo Giudeo anco gli disse: Or perchè nieghi la verità? con ciò sia cosa che io sappia che questo fatto è tanto andato inanzi, che jeri la percuotesti con la mano dietro disonestamente. - Per le quali parole vedendosi il vescovo compreso, umilmente confessò quello che pertinacemente negava. || Cfr. Greg., Dial., III, 7: «quod prius pertinaciter negavit».

[7] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. III, cap. 27, pag. 71, col. 2.16: con benigne parole gli 'nducesse ad aprire le porti e ad ricevere il presidio e, se essi pertinacemente si tenessero, che egli adoperasse e tentasse se d'alcuna parte potesse la cità assalire. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXIII, 18, 1: «si in pertinacia perstent».

[8] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 3, cap. 3, pag. 528.5: sse alquna cosa in quelli avengnia di trovare diterminato, difinito o altrimenti pronuziato in alquna maniera o in iscritto meno chattolichamente, se non pertinaciemente (questo per ostinazione) essere detta o diterminata noi sopposiamo all'auttorità della chiesa chattolicha e del gienerale concilio de' fedeli cristiani. || Cfr. Defensor pacis, III, 3: «id non pertinaciter dictum esse».

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 43, pag. 269.15: semper nientemen pertinacementi e ostinâmenti infin a la morte stete in la sua oppinium... || Cfr. Greg., Dial., XL, 42: «in sua tamen sententia [[...]] perstetit».