PRECLARO agg.

0.1 pleclaro, plecrare, prechiara, prechiaro, preclara, preclare, preclari, preclarissima, preclarissimo, preclaro, preglaro.

0.2 Lat. praeclarus (DELI 2 s.v. preclaro).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 4.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. castell., XIV pm.; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Data l'ambiguità del digramma -cl- nei testi sett., si accorpano alla voce le forme tosc. del tipo prechiaro, che sarebbero da distinguere da preclaro.

Non si considera l'occ. in Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 78, col. 2.42: «E nondimeno è più [preclaro] anzi più universale e più utile che le altre scienzie», perché è un'integrazione ed. ex fonte.

0.7 1 [Superl. di chiaro:] che emana o riflette molta luce (anche in contesto fig.). 2 [Del tempo atmosferico:] senza nuvole; limpido, sereno. 3 Esposto allo sguardo, facilmente visibile. 4 Fig. Di grande valore, di grado elevato. [In partic. di una persona]: che si distingue e eccelle (per una propria qualità, in genere per virtù). 4.1 Conosciuto dai più per fama e onore; famoso, illustre. 4.2 [Di una ricorrenza:] che si distingue per importanza o valore. 5 Fig. Privo di oscurità, facilmente comprensibile o interpretabile; che lascia trasparire quello che pensa o prova.

0.8 Diego Dotto 23.07.2014.

1 [Superl. di chiaro:] che emana o riflette molta luce (anche in contesto fig.).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 190.2, pag. 242: Castitate, tu luce e tu bellore / e candore preclaro in onestate, / smiraldo 'n gemme...

[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 6, pag. 627: Ierusalem celeste questa terra s'apella, / cità de l'alto Deu nova, preclara e bella, / dond è Cristo segnor, quel'alta flor novella, / k'è nato de Maria, vergen regal polçella...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 17.16, pag. 125: O luce splandïente, / lucerna si' preclara: / da tutti si' laudante / ed en pochi si' cara.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.115, vol. 3, pag. 186: e del suo grembo l'anima preclara [[scil. Francesco d'Assisi]] / mover si volle, tornando al suo regno, / e al suo corpo non volle altra bara.

[5] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 335-36], pag. 101r.27: et dise Ovidio: li dicti de Varon, çò è li velli belli e preclari per li fulvi villi, çò è peli de lana d'oro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 67-81, pag. 289.21: Preclara; cioè molto chiara, cosa mi si fece; a me Dante, in vista... || Cfr. Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.68, vol. 3, pag. 144: «L'altra letizia, che m'era già nota / per cara cosa, mi si fece in vista...».

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 11, 106-117, pag. 349.26: l'anima preclara; cioè la molto chiara e splendiente anima di santo Francesco...

[8] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 173, comp. 29.7, pag. 98: Io giuro, per quel sol vermiglio / lo qual ne vede et ode e guarda chiaro, / s'el no mi nieghi suo lume prechiaro, / ch'egli è tuo padre e tuo divo consiglio.

2 [Del tempo atmosferico:] senza nuvole; limpido, sereno.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 6.32, pag. 124: Li palafren corredati alle porti, / Le porti aperte, e partite le sale, / Come conviene alla giente venuta; / Dotti siscalchi ed altri uficiali; / Sol pan di manna, e 'l tenpo preclaro.

3 Esposto allo sguardo, facilmente visibile.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 538.2: Vedì cum desiderio li altari che arde l'incenso de la vaca d'Egitto; vedì cum desiderio li tre palaçi e[n] li preclari luoghi... || Cfr. Ov., Ars am., III, 394: «Visite conspicuis terna theatra locis».

4 Fig. Di grande valore, di grado elevato. [In partic. di una persona:] che si distingue e eccelle (per una propria qualità, in genere per virtù).

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 9 (34), pag. 237.6: Tanto è lo p(re)clare amore, la grande reverentia e lla fidelle devot(i)one la quale e' abo i(n) la v(ost)ra per(son)a, savia, benigna, lib(er)ale e cu(r)tese...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 700, pag. 200: Dell'anima dell'uomo / io ti diraggio como / è tanto degna e cara / e nobile e preclara / che pote a compimento / aver conoscimento / di ciò ch'è ordinato...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 49: nessuna cosa è pió da lodare, nessuna è pió piacevile al gra(n)de et al pleclaro h(om)o che la humilità e la creme(n)tia.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 46.59, pag. 182: O fede lucente, preclara, per te so venuto a sti frutti...

[5] f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.), Cap. 38, pag. 94.9: Della paura è soperchio parlare, specialmente conciossiacosaché per diligenzia e provvedimento del preclarissimo nostro consolo sia appresso a noi tanta potenzia. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sal., Cat., 51, 9: «diligentia clarissumi viri consulis».

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 21.25: Di quista cussì preclara opera lu facituri et lu capu, Camillu...

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.14: la quale fede la prechiara devotione de li discepoli de Cristo ardente de fuoco de caritade amaestrò con paraula de solecita predicatione ei populi de le genti li quali andavano per le tenebrie...

[8] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 98, pag. 236.25: Preclara madre, pregovi che in tutte le cose voi vi confortiate e vi rallegrate, però che Iddio l'à per bene...

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 23, pag. 214.9: Lo cardinale abbe granne feltrenga; àbberase preso de stare in Avignone. Questo legato fece preclare cose.

4.1 Conosciuto dai più per fama e onore; famoso, illustre.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 202.15: Gregorio vescovo, servo de' servi di Dio, al pre[c]la[r]o e amato figliuolo Lodoyco, re di Francia', 'al preclaro e amato figliuolo Anfonso, re di Castella', 'al preclaro e amato figliuolo Adoardo, re d'Inghilterra'...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 4, pag. 436.26: E così quella preclara e famosa umilitade di quelli d' Atena, la quale appellaro amnestia, si fece...

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 181.23: e Seneca de Cordubia pare de Lucan poeta commandador de Neron, de vita e de sciencia preclaro, per salassadura de vena per caxon de veneno de commandamento de Neron si morì.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 20, 55-66, pag. 454, col. 1.31: Del suo fulgore il fa. çoè sí cum fo prechiaro al mundo, cussí la soa luce tra i altri refiammeçava.

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 536.19: - O Phebo, vòi [così] e così vui piatose deitade de li poeti, Bacho preclaro cum lo corno e vui, nove domenedie!

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 197.7: Et nel tempo del dicto imperatore fo Gallieno nativo de Pergamo, et in Roma preclarissimo medico fo reputato.

4.2 [Di una ricorrenza:] che si distingue per importanza o valore.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 247.6: saipando che llo die p(re)claro d(e)la Pasca noi veremo i(n)coronati cu(m) gilli (e) rose e flore...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 80, vol. 5, pag. 379.6: [4] Risuonate la tuba nella luna nuova, nel preclaro dì della vostra festività. || Cfr. Sal., 80.4: «in insigni die sollemnitatis nostrae».

5 Fig. Privo di oscurità, facilmente comprensibile o interpretabile; che lascia trasparire quello che pensa o prova.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 27, pag. 96.14: Et dicoti, che ne l'examinazione del consiglio e dell'altre cose, che dicie Tullio; cioè [considera] che cosa è vera e preclara in ognie cosa...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 4: [17] ma egualità in ongna vita èt semp(re) avere uno vizo (et) una fronte, (et) preclara, s(e)c(on)do ch(e) si dice di Socrate.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 21, cap. 2, par. 4, pag. 341.7: Beata è quella vita preclara, della quale eziandio la bugia non può favellare.