0.1 cchiedere, cchiederli, cchiese, cchiesti, cheda, chede, chède, chedendo, chedenno, chedeno, cheder, chederai, chedere, chedére, chederia, chederli, chederlo, chedesse, chedesti, chedete, chedeva, chedono, chedre, chedria, chegendo, chegga, cheggala, cheggano, cheggendo, cheggendogli, cheggendola, cheggendoli, cheggi, cheggia, cheggiamo, cheggiano, cheggiansi, cheggiendo, cheggio, chèggio, cheggiole, cheggion, cheggione, cheggiono, cheggionti, cheggioti, cheggo, cheggono, chegia, chegiamo, chegian, chegio, chegiono, cheio, cheo, chese, chesi, chesta, cheste, chesti, chesto, chèsto, chezo, chèzo, chidendo, chidesmo, chidesse, chidirai, chie', chieda, chiedano, chiedare, chièdare, chiedarei, chiedaresti, chiedarli, chiede, chiedea, chiedean, chiedeano, chiedegli, chiedeli, chiedelo, chiedemmo, chiedemo, chiedendo, chiedendogli, chiedendoli, chiedendone, chiedente, chiedenti, chiedeono, chieder, chiederà , chiederae, chiederai, chiederanno, chiederci, chiedere, chiederebbe, chiederebbono, chiederebe, chiederei, chiedereli, chiederemo, chiederesti, chiederete, chiederevi, chiedergli, chiederla, chiederle, chiederli, chiederlo, chiederò, chiederti, chiedesse, chiedessero, chiedessi, chiedessimo, chiedessono, chiedeste, chiedesti, chiedete, chiedette, chiedeva, chiedevan, chiedevano, chiedevi, chiedi, chiediamo, chiediate, chiedien, chiedieno, chiedigli, chiedile, chiedili, chiedilli, chiedimi, chiedo, chiedono, chiédote, chiedrei, chiedrò, chieduto, chiegendo, chiegga, chieggendo, chieggi, chieggia, chieggiamo, chieggiano, chieggio, chieggiol', chieggiono, chieggioti, chieggiovi, chieggo, chieggono, chiegiamo, chiegio, chiegiono, chiegono, chiei, chielle, chiesa, chiese, chiesegli, chiesela, chiesele, chieseli, chiesemi, chiesene, chieser, chiesergli, chieserla, chieserli, chiesero, chiesi, chiesogli, chiesongli, chiesonle, chiesono, chiesta, chieste, chiesti, chiesto, kedi, kiedi, kedere, kèderli, kegiendo, kerì, kero, kesi, ketiero, ketioli, ketissero, kiedendo, kiedere, kiendo, kienno, kieser, kigianu, queder, quedere, quese; a: kedi, kigianu.
0.2 Lat quaerere con dissimilazione r...r > d...r (DELI 2 s.v. chiedere).
0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Doc. fior., 1279; Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Palamedés pis., c. 1300; Doc. prat., 1296-1305; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22 Doc. volt., 1322; Ingiurie lucch., 1330-84 [1337].
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); a Stat. viterb., 1384.
0.5 Per chiedere destra > destra; chiedere in domanda > domanda.
Locuz. e fras. chiedere a sapere 3.1; chiedere di sapere 3.1; chiedere aiuto 1; chiedere battaglia 1; chiedere commiato 1; chiedere consiglio 1; chiedere del pane 1.1.1; chiedere elemosina 1.1; chiedere il pane 1.1.1; chiedere in accatto 1.1; chiedere in domanda 1.2; chiedere in domando 1.2; chiedere la battaglia 1; chiedere la licenza 1; chiedere la pace 1; chiedere la parola 1; chiedere licenza 1; chiedere mercé 1; chiedere misericordia 1; chiedere pace 1; chiedere pane 1.1.1; chiedere parola 1; chiedere per moglie 1.3; chiedere per sposa 1.3;chiedere perdono 1; chiedere sapere 3.1.
0.6 N Cfr. già quedere e queset in un doc. lat. di Nocera dell'anno 832 (ChLA 50, n. 12, p. 60).
0.7 1 Avanzare una pretesa, esprimere un desiderio, un'esigenza e simili per ottenerne il soddisfacimento; domandare per ottenere; esigere; invocare e implorare. 1.1 Lo stesso che mendicare. Chiedere elemosina, in accatto. 1.2 Reclamare una presenza. 1.3Chiedere qno (una donna): richiedere in matrimonio. Fras. Chiedere per moglie, per sposa. 2 Cercare di acquisire conoscenza su qsa; interrogare qno su qsa. 3 Esplorare uno spazio alla ricerca di qno o qsa; adoperarsi per trovare, cercare, ricercare. 3.1 Desiderare qsa, aspirare a qsa. 4 [Rif. ad un sogg. astratto o inanimato:] comportare di necessità, richiedere naturalmente.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 19.02.2014.
1 Avanzare una pretesa, esprimere un desiderio, un'esigenza e simili per ottenerne il soddisfacimento; domandare per ottenere; esigere; invocare e implorare.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 4 (13), pag. 234.26: P(er) la quale cosa, mandando alla vostra bontà volentera quello che voi chedesti...
[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.164, pag. 897: so ke monta, k'eo lo provai, / k'eo chesi honore e sì 'l trovai, / abbi 'l quando l'addimandai, / ancor lo truovo.
[3] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 113.12: Ma poi Quintus Martius, duca de Roma, vicque Volzena, lo quale poi fo caczato de Roma, lo quale fo molto recoluto, giosenne ad Volzena et ketioli adiuto.
[4] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1819, pag. 239: Chi ti chiede in prestanza, / non fare adimoranza / se tu li vuol' prestare...
[5] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 20, pag. 138.6: tale amico volliono avere kente elli essere non possono, e quello k'elli ali amici no(n) da(n)no da lloro cheggiono»
[6] Doc. fior., 1278-79, pag. 464.1: E in questa balla de' ti[n]tilana gli ma[n]dai seta[n]tuno kascio di marzo, ke 'l ma[n]dò kegie[n]do; kostò s. XX...
[7] Doc. fior., 1279, pag. 238.29: e di questo voglo ke stea contenta, e più non possa kiedere né domandare.
[8] Lett. bologn., XIII u.v. (?), pag. 18.2: Saipai che me do grande meravelgia che vui no avì dado llgi d(enari) della lana a Guido nostro che vi llgi à chesti asai fiade.
[9] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 258.27: volendo dare piò che cor d'omo non pò desiderare, nè cheder lingua, nè tener vazo suo.
[10] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 4, pag. 152.6: Conpiuti doi dì lo re mandò per costoro, (et) nullo era ke innançi volesse chiedere; e 'l re dede a loro termine un altro die.
[11] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., 2.42, pag. 16: Nell' ascensïon che fece, / Cristo ti lasciò in sua vece. / Tu dicesti: «Non mi lece / cheder cosa grandissima.
[12] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 13, pag. 131.5: Alora un barone suo X de li cristiani li domandòe e uno altro barone li ne chiese anco, ed esso li donò loro, li quali essi lassaro.
[13] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 54, pag. 109.32: altro dono non vi chie' io a questa volta.
[14] Doc. prat., 1305, pag. 461.14: andarono in p(er)sona a Pece fil. di Cacciaguida che sta nel molino delle rede di Finuccio da Pietracava più volte e chiedereli denari e minacciarlo della p(er)sona...
[15] Guercio da M., Rime, XIII/XIV (tosc.>trev.), 2.13, pag. 334: nul'altra cosa demando né chèzo, / ch'el frazel mondo vederlo sumerso.
[16] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 721, pag. 42: Delle me' peccata te chiedo salvatione, / ad mi e alli benefacturi ne fa' remissione...
[17] Novellino, p. 1315 (fior.), 21, pag. 179.5: Lo 'mperadore giunse e chieseli bere...
[18] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.94, vol. 1, pag. 464: Ma come Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, / così mi chiese questi per maestro / a guerir de la sua superba febbre; / domandommi consiglio, e io tacetti...
[19] Lett. pist., 1320-22, 13, pag. 55.17: E sappi che' vicarii che 'l comune manda al Re chiedendo sono questi; Petro dalla Torre d'Orvieto, ch'è aguale nostro vicario, Guido Riccio da Regio...
[20] Doc. volt., 1322, 4, pag. 13.13: chiesi li decti denari al decto ser Bartalommeo più volte, ed elli mi rispuose che della decta somma sì mmi volea dare x fiorini d'oro et non più...
[21] Ingiurie lucch., 1330-84, 31 [1337], pag. 25.1: Tu me(n)ti per la gola [...] Ma anchora io te ne pagarò sì che tu no(n) chidirai né a me ni ad altra p(er)sona che di me no(n) te ricordi.
[22] Doc. fior., 1364 (2), Lett. di J. degli Alberti, pag. 64.25: Se l' Arcivescovo vi chedesse uno Nardo di Francesco chu' io òe quae prigione ...
[23] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 9, pag. 427.7: era ricchissimo, e a chiedere a lingua sapeva onorare cui nell'animo gli capeva che il valesse.
- Chiedere aiuto, consiglio.
[24] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 12, pag. 74.3: chi ti consiglia ti chiedeconsiglio, et chi ad te consiglierà consiglio ti darà.
[25] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 11, pag. 26.1: Onde, da che m'hai chestoconsiglio in ciò, che di' che vuoli lo regno di paradiso conquistare, e io ti consiglierò volontieri...
[26] Doc. prat., 1296-1305, pag. 269.10: mes(er) Spidalieri. Mone (e) Nuto, ragunati i detti co(n)silieri (e)d a lloro chiesto co(n)silglo i(n) che modo ci facesse la limosina...
[27] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 119, S. Agostino, vol. 3, pag. 1069.2: Sostenendo ingiuria una femmina da alquanti maliziosi uomini, quella se n'andò a santo Agostino per chiedereconsiglio da lui.
- Chiedere commiato, (la) licenza, (la)parola.
[28] Stat. tod., 1305 (?), pag. 285.27: overo che non avesse chiesta licientia ennanti al tenpo al nostro pregiore...
[29] Novellino, p. 1315 (fior.), 19, pag. 174.10: Li maestri chiesero commiato e chiesero guiderdone.
[30] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 52.22: E l' altro dì volendosi partire della terra venne al vescovo Fortunato per chiedere commiato...
[31] Doc. fior., 1311-50, 122 [1350], pag. 701.17: Et, quantunque egli faccia chiedere licentia di venire a noi, non glie l'abbiamo data...
[32] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 121.9: debbono chiedere la parola al propio prete od al vescovo od a suo vicario, di potersi confessare e ricevere i sagramenti della Chiesa in quegli luoghi dove andare debbono...
[33] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 8, pag. 235.11: alla donna venne disidero di confessarsi da lui e chiesenela licenzia da Ferondo e ebbela.
[34] Stat. sen., 1357-72, pag. 22.6: ch' esso debba chiedere la parola a' rectori, che alora saranno, di quello che vuole fare...
[35] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 315.25: Un altro, usando li abbracciamenti di sovrano e ottimo amore, dalla sua donna chiese parola d'andare a un'altra.
[36] a Stat. viterb., 1384, cap. 67, pag. 197.27: Chi contrafacesse paghi .x. soldi per peço; et chi chiedesselicentia paghi quella medesima pena.
[37] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 68 bis.53, pag. 313: La soppellita vener duo leoni / et fecer la fossa co' li lor unghioni, / per cenni kieser comiat' e benitioni / a sancto Antonio ed e' li à lor largita...
- Chiedere (la) battaglia, (la) pace.
[38] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 485, pag. 503.33: ne lodarà d'andare ne l'oste per pace chiedare e cerchare".
[39] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, proemio, pag. 276.10: con quello Inno angelico, nella cui ultima parola è chiedere pace, opposita dell' odio.
[40] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 30, vol. 2, pag. 325.23: con una lettera che chiedeabattaglia, dicendo che sse acettassono lo 'nvito togliessono il guanto sanguinoso di sulla frasca pugnente...
[41] Cantare della vendetta, a. 1375 (tosc.), st. 3.6, pag. 71: per vendicare Tristan, questi guerierj; / puòsonsi a campo, cheggendo batagla, / intorno a Tintoil a uno villaggio, / faccendo a· re disinore et oltraggio.
[42] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 9, terz. 71, vol. 1, pag. 106: E li Pisan veggendo cotal vista, / chieser la pace, ed ebberla a piacere / de' Fiorentini, e de' Lucchesi mista.
[43] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 28, terz. 33, vol. 2, pag. 48: e la battaglia chieser per messaggio, / che con gran festa accettata fu indarno...
- Chiedere mercé, misericordia, perdono.
[44] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 9.56, pag. 21: Ben ho del perdon fede, / tanta ragion m'assegna; / ma no lo cor meo degna - aver ardire / de cheder lei merzede...
[45] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 27.13, pag. 794: Se ben[e] voli fare, ora t'adasta / a kèderLi merçé e pietança, / ké te perdoni per la Sua bontade.
[46] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.3, pag. 283: Ad onn'om cheio perdune - s'eo n' ho 'n fallo notasciune, / ca lo dico per alcune, - e non per me de poco affare.
[47] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 18.12, pag. 136: Or va, sonetto; e chielle perdono, / s'io dico cosa che le sia spiacente: / ché s'io non l'ho, già mai lieto non sono.
[48] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 28, pag. 206.36: e messer Sovramonte, che per troppo senno o per troppa sicurtà non fuggì, e prender fece tutti coloro che gli andarono a chiederemerzè; e ritenneli in prigione.
[49] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.110, vol. 2, pag. 150: «Chiedi / umilemente che 'l serrame scioglia». / Divoto mi gittai a' santi piedi; / misericordia chiesi e ch'el m'aprisse, / ma tre volte nel petto pria mi diedi.
[50] Lett. pist., 1320-22, 16, pag. 64.10: Gittati alli piedi de' Re e chiedilli mercciè e miserichordia...
[51] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 141, vol. 2, pag. 342.2: e con uno suo figliuolo scese al popolo cheggendo misericordia, il quale popolo a furore lui e 'l figliuolo uccisono...
[52] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 193, pag. 219.19: Fu grandissimo perdonatore delle 'ngiurie, in tanto che non solamente a chi di quelle gli chiese perdono le rimise, ma a molti, senza adomandar, di sua spontanea volontà perdonò...
- Sost.
[53] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 109.4, pag. 342: ca non vi paia il mio cheder noioso: / ma uso è al savio che spande semenza / nel folle, perch'avegna argomentoso...
[54] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 36.12, pag. 107: Vergogna è 'l chied<e>re, e 'l no donar blasmato, / e largo donatore sag[g]io e valente / inanti dona che sia dimandato.
[55] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.74, vol. 3, pag. 285: che del fare e del chieder, tra voi due, / fia primo quel che tra li altri è più tardo.
[56] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 70-93, pag. 503.31: Pria sarà quel, che tra li altri; cioè uomini, è più tardo; cioè lo dare serà prima, che 'l chiedere...
1.1 Lo stesso che mendicare. Chiedere elemosina, in accatto.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 38, pag. 225.1: miserabile conditione di colui ke mendica, ke se chiede di vergo(n)gna si confonde, se no(n) chiede di povertade si co(n)suma!». [53] Ma p(er) necessitade è pur costretto di me(n)dicare...
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 71, pag. 351.9: e oltre' monti i poveri che cheggionolimosina, dicon pur 'Per la mere di Dio', cioè 'Per la Madre di Dio'...
[3] Novellino, p. 1315 (fior.), 55, pag. 245.11: «Marco» disse elli, «tu se' lo più savio uomo di tutta Italia, e se' povero e disdegni lo chiedere. Perché non ti provedestu sì che tu fossi sì ricco, che non ti bisognasse disdegnare di chiedere?»
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.69, vol. 1, pag. 352: Con quel furore e con quella tempesta / ch'escono i cani a dosso al poverello / che di sùbito chiede ove s'arresta...
[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 167.35: se vede il mendico, e l'accattatore, teme, che non gli chiegga limosina, sicchè il tristo avaro sempre teme...
[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21, pag. 338.23: E fa una comparatione de li cani li qualli coreno adosso al povero lo qual chiede, idest la elemosina, in quel loco ove se aresta.
[7] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Giovanni, pag. 43.2: Un dì uno povero gli venne a chiederelimosina per amore di santo Giovanni: cavalcando il re, non v'era il suo ispenditore; onde per questa cagione, non avendo danari che dargli, trassesi l'anello di dito, e diegliele.
[8] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 11, pag. 351.10: ch'egli se n'andò in sul Champo di Siena e ivi tese un tappeto e cominciò a chiedere in acchatto per Dio a chi andava e chi veniva per questo suo amico.
[9] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 15, pag. 92.6: O miserabile condizione del povero! Se chiede è confuso dalla vergogna, e se non chiede è consumato dalla povertá; ma è sforzato dalla necessitá che lui vadi mendicando.
1.1.1 Fras. Chiedere (il, del) pane.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 110.2, pag. 222: «Ancor sì non comanda la Scrittura / Che possent'uon di corpo cheg[g]iapane, / Né ch'e' si metta a viver d'altrù' ane: / Questo non piace a Dio, né non n'à cura...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 494.6: Marco Volusio edile del popolo, sbandito, preso abito d' uno Isiaco, per le vie piuviche chiedendoil pane, non si lasciò conoscere a chi lo scontrava...
[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 190.20: e giugnendo all'uscio dell'amante, mostrando chiederdel pane, domandava: - Ècci il tale?
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.97, vol. 1, pag. 32: Questa chiese Lucia in suo dimando / e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele / di te, e io a te lo raccomando -.
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (ii), par. 24, pag. 133.6: appresso, e quello di che ella priega scrive l'autore, dicendo che ella chiede in sua dimanda Lucia e, come suo fedele, e che ha di lei bisogno, a lei il racomanda...
1.3 Chiedere qno (una donna): richiedere in matrimonio. Fras. Chiedere per moglie, per sposa.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 550.21: Jarba fu re nelle parti d'Africa, e dove Dido edificòe Cartagine: il quale la chiese per moglie; e però che ella i[l] ricusòe...
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 104.2, pag. 531: Io sola son con le forze di molti / chesta da due, mentre ch' io son mia...
[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 820, pag. 186: Da l'omo che plu potea chiesaera et petuta; / Pegio ce fo che questo: alcuna ne fo raputa.
[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 71.26: In questa terra non si può maritare alcuna femina senza parola del signore, e quando gl'è chesta la vuol vedere, e s'ella gli piace sì la si tiene...
[5] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 2, ott. 25.2, pag. 21: E funnosi scontrati in tre baroni, / che ciascun arietro avëan chesta / la damigella senza dota o doni / per legittima sposa in sua podesta.
[6] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 137, pag. 113.18: Anche, sempre siei vago d'avere a fare più tosto parentado con colui che chiede le tue figliuole o te, che con colui che conviene che tu chegga lui e le sue figliuole.
2 Cercare di acquisire conoscenza su qsa; interrogare qno su qsa.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 16, vol. 3, pag. 274.6: Chè Seneca comanda, che tu cheggia la cagione di tutte le cose.
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 111, vol. 2, pag. 55.18: Et spetialmente sieno tenuti li predetti per chiedere et rivedere le vene da la fonte da Ovile, unde l'aqua si possa derivare, per essa mettere ne la detta fonte...
[3] Dante, Rime, a. 1321, 47.39, pag. 176: Poi che fatta si fu palese e conta, / doglia e vergogna prese / lo mio segnore, e chiese / chi fosser l'altre due ch'eran con lei.
[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 262, pag. 179.21: Ed egli ofrì tutta sua terra a metere in istagio e ch'e' chiederebe e cercherebe de· rre s'egli fosse vivo in terra ove popolo mortale abitase, s'egli '· volesero metere fuori di pregione.
[5] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 13, pag. 109.29: Le labbra del sacerdote riguardano, e richieggono scienza: e la legge si dee cercare di sapere, e chiedere dalla lor bocca.
[6] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 141, pag. 575: E se chiesta seray / Chi sia coluy ch' in questo dir ti amona, / Responder gli potray: / Un Nicolò di Scachi de Verona.
- Sost.
[7] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Prologo Gv, vol. 9, pag. 460.20: acciò che alli non scienti si alluoghi il desiderio del chiedere...
3 Esplorare uno spazio (concreto o fig.) alla ricerca di qno o qsa; adoperarsi per trovare, cercare, ricercare.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 297.25: e la donna mandao kiendo Domitianus e li senatori in quella casa l'occisero con molte ferute, compiti .xlv. anni.
[2] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 81.7, pag. 243: Ca, per averti a tutto meo desire, / non t'ameria un giorno per amore; / ma chesta t'ò volendoti covrire...
[3] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 28, pag. 27: Non quedere nu pelagu quello ke trovi en terra.
[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 9.24, vol. 1, pag. 124: Per voi ne piangon molti sospirando, / kiedendo lo tuo amore van gridando, / levan gli occhii in alto amirando...
[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 182.12, pag. 366: Per don ched e' facesse di su'avere. / Que' che lla vuol, la cheg[g]ia 'nn Atïopia, / Ché qua no· lla pott'io ancor vedere...
[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 67.12, pag. 277: la mente mia esmarruta - va chedenno 'l dolzore, / ché gli è furato ardore...
[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 54, pag. 286.2: Elli non sofferse niente che la grande Cornilla lo vendicasse di Cornilla minore, e che nullo facesse male a Silla che lo faceva chiedere e cercare tutto giorno per tutto.
[8] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 380.9: quivi i giovani cheggiono dismenticamento a' suoi desideri e se alcuna giovane è presa di duro uomo.
[9] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. II] (R) 19, pag. 312.12: E alora dis'egli a' Franceschi ch'egli non poteva trovare l'isola di Bretagna (che ora ha nome Inghilterra), anzi l'avea chiesta e cerca per tutto il mare amonte e avalle... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Fet des Romains, p. 379: «ainz l'avoit quise par tote la mer amont et aval».
[10] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 627.1: Enea, vegghia e nelle navi metti le funi: noi siamo idee e te per lo mare cheggiamo...
[11] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.83, vol. 2, pag. 270: Però, se 'l mondo presente disvia, / in voi è la cagione, in voi si cheggia...
[12] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 544-563], pag. 175.30: O amatore sempre della dura virtù, riempi il tuo petto della santa rispuosta, domanda che èe la virtù, e chiedi l'exenpro dell'onestà.»
[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 69.8, pag. 614: Enver la morte non cheggio riparo...
[14] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 57, pag. 311.1: Dela starna, che spesso ène chiesta im preda. [1] Starna ène uno ucello lo quale ène ispesso chiesto im preda et in ucellagione.
3.1 Desiderare qsa, aspirare a qsa.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 10 rubr., pag. 142.10: né ciascuno altro uomo non debbono chièdare solamente ei beni temporali delle loro mogli, ma anco ei beni del corpo e quelli dell'anima, e ciò sono bellezza e castità.
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 10, pag. 22.25: e però Cristo n'amonisce nel Vangelio, e dice: «Imprima e sopra tutte le cose chiedete il regno di Cielo, e poscia tutti li altri beni vi saranno dati».
[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 93.4: Ma chi più chiede la biltade di fuori più perde la biltà dentro, per la quale l'uomo piace a Dio.
[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 329.4: Sono alquanti i quali con bugiarda forma d'amore illeg[g]iadriscono e ismaniano, e per cotali entramenti cheggiono vergognosi guadagni. || Cfr. Ov., Ars Am. 3,442: «sunt qui mendaci specie grassentur amoris perque aditus talis lucra pudenda petant.».
[5] Dante, Rime, a. 1321, 44.28, pag. 159: Io l'ho veduta già vestita a verde, / sí fatta ch'ella avrebbe messo in petra / l'amor ch'io porto pur a la sua ombra: / ond'io l'ho chesta in un bel prato d'erba, / innamorata com'anco fu donna, / e chiuso intorno d'altissimi colli.
[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 9, pag. 17.8: Il sovrano bene non chiede alcuna cosa fuori di se; egli è dentro, ed è da se medesimo.
[7] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 49.8, pag. 95: mi terrei / beata più che chieder non saprei.
[8] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 43.4, pag. 684: Sì m' ha conquiso la selvaggia gente / con li su' atti nuovi, / ch' è bisogno ch' io pruovi / tal pena, che morir chieggio sovente.
[9] a Vangelo Giovanni volg., XIV pm. (tosc.), 7, pag. 32.14: Quelli che parla da sse medesmo chiede la propria gloria, ma quelli che chiede la gloria di colui che ll'à mandato, questi è verace et la non giustitia i· llui nonn è.
[10] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 22.4, pag. 175: I' vo, sonetto, i mie' pensier fuggendo, / come colui che se li trova rei, / però che sempre parlan di colei / che la mia morte vuole e va chiedendo...
[11] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 78, pag. 94.9: kì nisunu non desidera nì ama salvu una cosa ki illu cridi ki sia honorabili oi delectabili oi profitabili: lu orguglusu kedi cosa honorabili ; lu cupidu cosa profictabili; lu deliciusu cosa delectabili oi profictabili.
[12] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] madr. 10.3, pag. 133: ama colui che 'l tuo amor brama e chiede.
- Chiedere (a, di) sapere.
[13] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 13, pag. 344.4: E nel primo dell' Etica dice che «'l disciplinato chiededi sapere certezza nelle cose, secondo che la loro natura di certezza si riceva»
[14] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 421, pag. 422.3: O mio creatore, degnami mostrare per questa arte delle pianete, per lo quale podere tu l'arai mostrato a tutto il mondo governare, che io possa sapere di quella cosa che io cheggio a sapere...
[15] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 422, pag. 423.1: io ti priego per la tua santa pietà e per gli angioli, quelli ch'annunziarono agli uomini le grandi cose, che tu mi degni mostrare delle pianete la cosa ch'io ti chieggio sapere, quella XL, e in che ella viverà e finirà.
[16] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 423, pag. 424.4: che tu mi degni mostrare in questa arte delle pianete della cosa che io cheggio di sapere, quella XL, in che ella verrà e finirà.
4 [Rif. ad un sogg. astratto o inanimato:] comportare di necessità, richiedere naturalmente.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 121.11, pag. 199: Però, madonna, non me giudicate, / se la gente villana e scanoscente / faceno quel che chiede loro usanza...
[2] Ciuccio, Rime, XIII ex. (umbr.>tosc.), ball. 1.7, pag. 20: Se lo suo nascimento / fa en me derittamente, / sì com'eo audo che Natura chede, / ciò è che piacimento / non dà veracemente / se non là duve semeglianza vede.
[3] Dante, Rime, a. 1321, 38.8, pag. 127: Non dico ch'Amor faccia più ch'io voglio, / ché, se facesse quanto il voler chiede, / quella vertù che natura mi diede / non sosterria, però ch'ella è finita...
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.47, vol. 2, pag. 231: Botoli trova poi, venendo giuso, / ringhiosi più che non chiede lor possa...
[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 13, pag. 118.8: Appresso guardi se v'ha molti o pochi ferramenti e masserizie da lavorare: poi procuri che sia tal terreno, che non chiegga spesa.
[u.r. 19.12.2017]