GECO avv.

0.1 geco.

0.2 Etimo incerto: lat. hodie hic ? || Cfr. abruzz. jenotte elencato da Faré 4163 tra gli avv. temporali composti con continuatori del lat. hodie; cfr. inoltre gli avv. abruzz. jéca 'adesso', jéla 'presto' e jéna 'ora' (DAM s.vv.). LEI E1, s.v. eccum, 155.29-32 non rende conto della notazione di [k] scempia in luogo della geminata etimologica. Si noti che nei dialetti abruzz. e molis alcuni avv. di tempo e luogo formalmente simili sono distinti solo dalla presenza di una consonante rispettivamente scempia e doppia, cfr. jeca, jeche 'adesso' e jecco, jecchə 'qui' e v. già geco e iécola 'ora' vs. ecco 'qui' negli antichi testi abruzz.

0.3 Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 G- è probabilmente mera grafia per [j] (Ugolini, Rilettura, p. 40), cfr. anche la voce iécola.

0.7 1 In questo momento, ora.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 09.01.2015.

1 In questo momento, ora.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), ott. 1882, pag. 254: Volenno venire in Aquila, fo dicto per alecuno: / «Signore, set non annate geco, l'Aquila lo à per gran dono. / Però che multa gente, romeri et mercatanti, / So venuti allo perduno, non porria dire quanti, / Sconciarete loro asci; tardete jorni alequanti; / Et poy ne giamo in Aquila con gran festa et canti».