OPPOSIZIONE s.f.

0.1 opositione, oposizione, oposizioni, opposicione, opposiçioni, oppositione, oppositioni, opposizion, opposizione, opposizioni.

0.2 Lat. tardo oppositio, oppositionem (DELI 2 s.v. opporre).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Stat. bergam., XIV pm. (lomb.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 L'essere di fronte a qsa altro come il suo esatto contrario (per un certo aspetto). 2 [Astr.] Posizione che assumono due corpi celesti quando le loro longitudini geocentriche differiscono di 180 gradi. 3 Il porsi (o Azione di chi si pone) in contrasto contro qno. 3.1 Argomento in contrario; il sollevare argomenti in contrario. 3.2 [Dir.] Azione legale attraverso la quale un soggetto esercita la propria resistenza all'azione di un altro soggetto.

0.8 Anna Rinaldin 05.03.2014.

1 Condizione di contrasto.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 2 rubr., pag. 146.15: Capitolo secondo. De la diversità e de l'oposizione de le plante.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.50, vol. 2, pag. 374: E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui suo verde secca...

[3] Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.), 37, pag. 365: quelle due oppositioni in viçio / nel quarto fa parer per giusto modo, / che rifiutò il buon roman Fabriçio.

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22, 25-54, pag. 448, col. 2.30: Per dritta oposizione. Çoè li vizii che stano per dritta oposizione se purgano insemme...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 46, vol. 2, pag. 87.13: Anco per la opposizione, ed ammistione delli contrari più si mostra la bellezza del mondo...

2 [Astr.] Posizione che assumono due corpi celesti quando le loro longitudini geocentriche differiscono di 180 gradi.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 14, pag. 21.27: vedemo ogne meise la coniunzione e l'oposizione del sole e de la luna...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 76-96, pag. 361, col. 1.4: l'era circa meça notte in quello emisperio, e perché aveva passada la opposizione del sole, era semma dalla parte occidentale...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 322.14: era circa a mezza notte in quello emisperio; e perchè aveva passato l'opposizione del Sole, era scema dalla parte occidentale...

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 9, pag. 202.12: In astrologia el sole e la luna patino eclipsi, idest impacio, per alcune oppositione le quale li se fano, e mancano de la soa chiareza.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 76-84, pag. 427.20: la Luna, in fine che ella si fa mezza, sempre va rieto al Sole; quando è mezza si leva per opposito, com' ella mancava innanti al Sole, tanto mancando la distanzia et approssimandosi a lui l'uno dì più che l'altro che vegnano a coniunzione, e poi seguitando l'uno di', si dilunga da lui più che l'altro tanto che vegnano ad opposizione; e così circularmente procede al modo primo.

3 Azione di chi si pone in contrasto contro qno.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 346.1: l' auctore vedendo il subito apparimento di Vergilio, pauroso nell' animo et alienato per la oppositione delle tre bestie, non riconoscendolo ricorse al parlare humano...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 17, par. 5, pag. 108.7: Dacchapo di ciò avverebbe divisione de' cittadini e opposizione e battalglia e sseparazione e alla fine corruzzione della città...

3.1 Argomento in contrario; il sollevare argomenti in contrario.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 9 rubr., pag. 21.9: Opposizioni al detto della Filosofia.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 37.17: a ttorre via una opp[osiz]ione che ssi potrebbe fare, soiunge: se questi cotali furon dinanti al Cristianesimo, e così dinanti al Battesimo, questo non è per lo non battezare...

[3] Stat. bergam., XIV pm. (lomb.), cap. 31 rubr., pag. 266.28: De non far oppositione nì non dir niente in conseio.

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 381-90, pag. 109.2: alla quale opposizione, non volendo andar sofisticando, non è che una risposta, la qual son certo che leggermente in te medesimo consentirai che sia non solamente buona, ma opportuna.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 303.10: Parmi che, anzi che più proceda, dovere rispondere ad alcuna opposizione, che per le predette parole forse ci cadrebbe.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 15, pag. 637.30: A questa opposizione, come che alla nostra materia non paia che apartenga, si potrebbe per avventura così rispondere...

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 142-145, pag. 386.16: parole dette di sopra da Salomone, opponendo contra quelle e poi incominciando a solvere l'opposizione come si fece da lunga; ne la seconda, come discese al punto de la quistione...

3.2 [Dir.] Azione legale attraverso la quale un soggetto esercita la propria resistenza all'azione di un altro soggetto.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 2, pag. 341.2: E' quali mandino e' messi dell'Arte per tucte le botighe [a] notificare chi vole oppónare a l'oficio de' decti consoli e camarlengo. Le quali opposizioni debiano ricévare e' decti sindacatori per scripto...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 54, pag. 160.20: ad quella pena che parrà ad loro si convegna di tucto et ciò che monstrato avesse che dovesse ricevere in su la cosa venduta per forma di la sua opposicione o contradiccione, se tanto fusse lo pregio che fusse apo loro...

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 101, par. 1, vol. 1, pag. 332.34: se alcuno dirà overo oporrà, paghe vintecinque livre de denare e la opositione per essa ragione non valgla.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 43, vol. 3, pag. 398.1: per cessare l'opposizione di contratti usurari, e per cagione di molte compagnie, che 'n quelli tempi e dinanzi erano falliti, levarono che non si potessono impetrare privilegi di giudici dilegati.

[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 13, pag. 489.4: La dicta appellagione, u vero dir nulla, u restitutione, u vero replicagione, supplicagione, et altra qualumque exceptione, u vero oppositione, non vaglia nè tegna, in alcuno u vero per alcuno modo...