0.1 liburna, liburne.
0.2 Lat. liburna (DEI s.v. liburna).
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 Att. nel corpus solo in Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Mar.] Nell'antica Roma, imbarcazione di diverse dimensioni (da uno a cinque ordini di remi), usata per la guerra, in partic. di corsa.
0.8 Diego Dotto 06.10.2014.
1 [Mar.] Nell'antica Roma, imbarcazione di diverse dimensioni (da uno a cinque ordini di remi), usata per la guerra, in partic. di corsa.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 32, pag. 176.15: e ciascuna nave Liburna avea certi maestri di nave, i quali tutti gli ufficj delle navi ammaestravano a reggere i governatori e coloro de' remi, ed i cavalieri navicando spesso ammaestravano.
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 37, pag. 179.9: Quanto alla grandezza s' appartiene, le minori Liburne hanno solamente un ordine di remi, e quelle che sono un poco maggiori ne hanno due, e quelle che sono di convenevole misura ne hanno tre, o vero quattro, e talora hanno di remi cinque ordini. [[...]] Ma le scafe, onde le spie si fanno, alle maggiori Liburne s' accompagnano, che in tutte le sue parti hanno poco meno che venti nocchieri, e per queste gli assalimenti si sogliono fare, e 'l mercato delle navi degli avversarj si suole rompere, e per lo studio del loro guardare la venuta e consiglio loro si suole spiare.
[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 509-726], pag. 51.13: Liburne, contente d'essere cresciute con due ordini di riemi, ricinsoro la forteça contraposta a l'aperto mare con navilio ordinato a modo di luna.