USURPARE v.

0.1 ansurpò, esurpano, esurpare, esurpata, esurpati, esurpato, esurpino, usurpa, usurpà , usurpado, usurpan, usurpando, usurpandosi, usurpano, usurpansi, usurpante, usurpanti, usurpanu, usurpar, usurpare, usurpari, usurparolla, usurparono, usurparsi, usurpasse, usurpata, usurpate, usurpati, usurpato, usurpau, usurpava, usurpe, usurpi, usurpino, usurpò, uxurpe, uzurpando; a: usurpasseru; f: uxurpa.

0.2 Lat. usurpare (DELI 2 s.v. usurpare).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1 [11].

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.); Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313; Stat. fior., c. 1324; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; a Stat. viterb., 1355; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Appropriarsi, disporre o godere con la forza o la frode (di un bene, materiale o immateriale, che spetta legittimamente a qno altro). 1.1 Impossessarsi illegittimamente con la forza o la frode (di un potere o una carica). 1.2 Attribuirsi illegittimamente (un titolo a cui non si ha diritto). 1.3 Attribuirsi (una qualità o una prerogativa che non spetta). 2 [Per trad. del lat. usurpo:] mettere in atto o in pratica, avere in uso; applicare. 2.1 Affermare il diritto (su qsa); rivendicare. 2.2 Andare ripetendo (con rif. al discorso).

0.8 Diego Dotto 06.10.2014.

1 Appropriarsi, disporre o godere con la forza o la frode (di un bene, materiale o immateriale, che spetta legittimamente a qno altro).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 21.18: Fassi ancora male non solamente usurpando, ma rubando, imbolando, ingannando per torregli il suo, e come fanno i falsi mercatanti, e in più altri modi.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 37.21: Ma ove si truova magiore ardire di volere disporre ciò ch'anticamente fu ordinato per li savi, se quello amore che tutta la settimana intende al guadagno delle merce, la domenica adomandi d'amare e d'usurpare?

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 57.24: nè li loro beni ad alcuno sieno sottomessi, nè da alcuno usurpati in alcuno modo...

[4] Stat. pist., 1313, cap. 36, pag. 196.30: [C]onciosiacosa ke la cappella overo l'Opera del beato mess(er) Santo Jacopo apostolo sia stata se(m)pre libera e sença alcuna graveçça, acciò ke no(n) possa essere usurpata da alcuna ecclesiastica p(er)sona...

[5] Stat. fior., c. 1324, cap. 11, pag. 38.5: Ancora proveduto e ordinato è, acciò che ' grandi i beni de' popolani non rapiscano e usurpino...

[6] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 155, par. 1, vol. 2, pag. 551.27: Conciosiacosaché non se convenga lo vescovo pate degl povere le ragione loro enn alcuno modo usurpare, e lo vescovo de Peroscia per pretesto d'una usurpatione aggia tolto e tolla de le cose lassate agl povere certe parte...

[7] Doc. fior., 1311-50, 43 [1344], pag. 652.14: Avemo inteso che il Duca diffama il Vescovo nostro di quello che da ogn'altro dèe ragionevolemente essere commendato, avendo solicitata la nostra libertà, la quale era usurpata da così perfido tiranno...

[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 165.6: considerando ch'eglino sieno cagione che ' beni de' poveri sieno usurpati...

[9] a Stat. viterb., 1355, cap. 7, pag. 40.16: Anque ordinamo e confermamo che omicidiali, latroni, usurieri e persone che commettesseru alcuna spetia di usura over che piubicamente tenesseru femine, e persone che occupasseru overo usurpasseru il bieni dell'ospidali over dela fraternita...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 222.4: Questo papa Innocenzio la prima cosa che se puse in core fu che lli tiranni restituissero l'altruio, li bieni della Chiesia li quali avevano usurpati e sforzati.

- Fig. [Con oggetto diretto animato].

[11] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 22, pag. 281.3: «Justitia est abitus omni comuni utilitate servata, unicuique suam tribuens dignitatem». E, se ciascuna cosa rende el suo, e vostra leggie l'ensegna e 'l comanda, comandi e 'nsegni voi de voi rendere a dDio: ché molto è laida cosa giudici giudicare cosa e hom render al signor suo, e esso per sé negarlo, uzurpando e tollendo sé al natural suo Signore.

1.1 Impossessarsi illegittimamente con la forza o la frode (di un potere o una carica).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 218.22: Questo siando el più vetgio fyo de Lovixe, solo usurpà l'imperio...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 12, vol. 2, pag. 19.2: uno della plebe, il quale ebbe nome Publio Licinio Calvo, per usurpare il potere fu fatto tribuno di cavalieri con potere di consoli...

[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 16-27, pag. 596, col. 1.8: Usurpa, çoè cença rasone possede cotale catedra.

[4] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 583.15: usurpa, cioè senza ragione ha tolto e occupato...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 24.5: Chi è questo villano, il quale presume usurpare l' uffizio del nostro apostolico signore...

[6] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 11, par. 7, pag. 233.16: Dunque e ttu osi usurpare (cioè a tte prendere), o ssingnore l'appostolato, o ll'apostolicie la singnoria.

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 27, 16-27, pag. 713.22: Quelli; cioè lo papa, ch'usurpa; cioè che piglia male e male usa: usurpare è non usare bene la cosa come si debbe, e non pigliare la cosa con buono ordine...

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 85.25: «Chi [è] questo vilam o roçe omo, lo qua presume de usurpar l' oficio de lo nostro apostolico...

1.2 Attribuirsi illegittimamente (un titolo a cui non si ha diritto).

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 156, pag. 78: e tu se' chiaro certo, imperadore, / che Giove con Mercurio, ancor Dÿana, / fu creatura disonesta e vana, / e per lor forsa, co sagacitade, / in fra lla deitade / questo nome divino ànno usurpato.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 46, S. Gregorio, vol. 1, pag. 380.12: "Chi è questi il quale contra gli statuti del Vangelio e contra i decreti de le decretali è stato ardito d'usurpare a sé uno novello nome...

1.3 Attribuirsi (una qualità o una prerogativa che non spetta).

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaest. 56, pag. 200.14: D. Perqué no farà lo zudixio lo Padre sì com lo Fiolo? M. Lo Fiolo è semilitudene de Deo. L'angelo e l'omo voseno usurpare a si la semilitudene de Deo.

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 19.8: Ma singularmente da superbia si perviene lo maladetto peccato degli indivini, e de' malifici, e incantatori; perciocchè questi singularmente vituperano Iddio, usurpando la sua sapienza, e potenzia.

2 [Per trad. del lat. usurpo:] mettere in atto o in pratica, avere in uso; applicare.

[1] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 49.26: e ricorda che questo gienero di pene ispesse volte ne' malvagi cittadini in questa repu(blica) fue usurpato. || Cfr. Cicero, Oratio IV, p. 69: «hoc genus poenae saepe in improbos civis in hac re publica esse usurpatum recordatur».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 69.29: Da poy di quisti, li Massilli fin a quistu te[m]pu se usurpanu la gravitati di la disciplina per antiqui custumi... || Cfr. Val. Max., II, 6, 7: «Idem Massilienses quoque ad hoc tempus usurpant».

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 141.4: Indi li Marsiliesi a questo tempo hanno tolta et usurpata la gravezza della disciplina, chiari spezialmente per li primi costumi, e per osservanza, e per caritade de la repubblica...

[4] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.16], vol. 5, pag. 358.19: puoi tu dire ch'elle [[scil. le città]] sieno state in continua possessione del vostro regno, e che alcune di quelle non sia istata sotto la signoria di Filippo re, e altre sotto quella di Tolomeo, e altra senza dubitarne alcuno, molti anni s'hanno la loro libertà usurpata? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv. XXXV, 16, 10: «per multos annos nullo ambigente libertatem usurpasse?».

2.1 Affermare il diritto (su qsa); rivendicare.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 112.7: E per quello costume in questo tempo d' oggi si tramettono li auguratori ne' matrimonii, ne' quali matrimonii avvegna che cessati sieno di cercare più li augurii, ampoi è oggi usurpato il nome dell' antica usanza. || Cfr. Val. Max., II, 1, 1: «nomine ueteris consuetudinis uestigia usurpantur».

2.2 Andare ripetendo (con rif. al discorso).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 171.21: E io: «Perchè il comune parlare degli uomini questo usurpa, cioè la fortuna d' alcuni per certo spesse volte esser ria». || Cfr. Boezio, Consol. Phil., IV, 7, 6: «Quia id hominum sermo communis usurpat».

[2] f Framm. Cons. filos., XIV pm. (sett.), L. IV, cap. 7, pag. 65r.24: «Però» - dissi eo - «che -l comunale favelare deli homini uxurpa questa cossa e spese volte dixeno la ventura d'alchuni esere rea». || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. IV, cap. 33, pag. 99, col. 3.5: fu admonito con la voce spesse volte usurpata de Dyonisio tyranno... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXIV, 22, 8: «usurpatae Dionysi tyranni uocis».