TRAAVARO agg./s.m.

0.1 ttraavari; f: traavaro.

0.2 Da avaro, sul fr. très + agg.

0.3 f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.): 1; Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.): 1 [2].

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Nella terza redazione delle Pistole di Seneca, maggiormente toscanizzata, all'occorrenza qui cit. corrisponde la forma avarissimo.

0.7 1 [Superl. di avaro:] avarissimo. Anche sost.

0.8 Elisa Guadagnini 27.06.2014.

1 [Superl. di avaro:] avarissimo. Anche sost.

[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XX, ep. 108, pag. 71, col. 1.57: L'avaro non è buono a neuno; a ssé medesimo è pessimo. Eziandio quando il traavaro ode questi versi, elli se ne rallegra che huomo biasimi i suoi vizi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Ep., XVII-XVIII, 108, 9: «ille sordidissimus plaudit».

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 13, par. 14, pag. 253.4: Per che san Basilio super id. Lucha 6 dicie: «Beati più cierto poveri sono in sustanza, e ttraavari secondo l'affezzione, i quali non salva punto povertà, ma condanna affezzione.