TRANGHIOTTIRE v.

0.1 traghiottiscono, tranghiotta, tranghiottia, tranghiottìo, tranghiottire, tranghiottiscano, tranghiottisce, tranghiottiscimi, tranghiottiscono, tranghiottisse, tranghiottita, tranghiottite, tranghiottiti, tranghiottito, trangiottiscono, trangottiti; a: tragluttiri, tragluttissi, tranghiottio.

0.2 Lat. tardo transgluttire (DEI s.v. tranghiottire).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Ingoiare o deglutire. 1.1 Far scomparire qsa in modo completo e subitaneo (mediante assorbimento, sommersione o caduta verso il basso; anche fig.).

0.8 Elisa Guadagnini 27.06.2014.

1 Ingoiare o deglutire.

[1] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 98, pag. 128.15: tu lu divi mangiari astivamenti et giottamenti sì comu fa lu giuttuni la bona vivanda, ki alcuna volta la tragluttissi sença masticari. Ço est a diri ki tu divi prindiri quista vidanda cum grandi arduri di cori et cum grandi desideriu lu divi altrusì comu tragluttiri...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 75, vol. 2, pag. 298.18: E ancora la [[scil. la menta]] mastichi lo 'nfermo, e tranghiotta l'umorosità.

1.1 Far scomparire qsa in modo completo e subitaneo (mediante assorbimento, sommersione o caduta verso il basso; anche fig.).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 203.18: la terra di paura tremò con pianto di terribile fragore, considerando che tanto sangue d' uomo isparto dovea tranghiottire.

[2] f Etica di Aristotele volg., a. 1295 (fior.), L. VII, cap. 13, pag. 36r.34: nell'uomo lascivo l'abisso delli disiderii carnali si affoga et tranghiottisce l'operatione della ragione... || DiVo; l'ed. inclusa nel corpus legge «traghiottiscono»: cfr. <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 40, vol. 3, pag. 129.1.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 123.8, pag. 52: E co' monti credea riempir lo porto / ma 'l mar sì 'l tranghiottia; ma e' fu accorto / e fece far nell'alpi il guernimento.

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 55.38: O terra, tranghiottiscimi.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 5.17: l'inchinevoli fiumi [[...]] in alcuna parte trangottiti dalla terra capitano al mare...

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 83-120], pag. 58.24: uno pantano già avea nascosti tutt'i fiumi e aveagli tuffati con grande divoramento, e tranghiottio li scogli...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 90.20: Scilla assedia il destro lato, e Cariddi crudele il sinistro, e nel profondo dell'onferno tre volte nel pelago tranghiottisce l'onde grandi nella sua caverna, e anco poi le rimanda in alto...

[8] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 14, pag. 31.27: - Veramente - disse ella allora - celerò io quello che non è licito che altri sappia; e avanti s' apra la terra e me tranghiotta, che io mai cosa che a te torni a vergogna, palesi...

[9] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 104, pag. 342.14: Tigris, che corre per Erminia, e in alcuna parte, è tranghiottito dalla terra, sicché non si vede, poi rampolla in un altro luogo...