0.1 trapossente, trapossenti.
0.2 Da possente, sul fr. très + agg.
0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Nella terza redazione delle Pistole di Seneca, maggiormente toscanizzata, all'occorrenza qui cit. corrisponde la forma potentissimo.
0.7 1 [Superl. di possente:] potentissimo (anche sost.).
0.8 Elisa Guadagnini 27.06.2014.
1 [Superl. di possente:] potentissimo (anche sost.).
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 6.30: tutti li altri nomi [[di Dio]] o elli parlano di sua bontà, o di sua sapienzia, o di sua possanza, o ch'elli è tale e quale, cioè il trabuono, il trasavio, il trapossente...
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 113, pag. 179.20: Questi due erano molto trapossenti chavalieri d'arme...
[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 293.25: per lo primo consiglio, che gli pareva trabuono, si potea per grande beneficio fare perpetua pace e amistà col trapossente popolo di Roma... || Cfr. Liv., IX, 3, 10: «cum potentissimo populo...».
[4] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XVI, ep. 90, pag. 55, col. 2.32: quegli è trapossente c'hae sé medesimo in balìa. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen. Ep., XIV-XV, 90, 34: «potentissimum esse qui se habet in potestate».