0.1 lasciviendo, lasciviente, lascivienti, lasciviscono; f: lascivire.
0.2 Da lascivo.
0.4 In testi tosc.: f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.); Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Tenere un comportamento o un atteggiamento sregolato o immoderato, volto in partic. al godimento dei piaceri materiali (spec. i piaceri sessuali).
0.8 Elisa Guadagnini 23.07.2014.
1 Tenere un comportamento o un atteggiamento sregolato o immoderato, volto in partic. al godimento dei piaceri materiali (spec. i piaceri sessuali).
[1] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. III, cap. 3, pag. 63, col. 3.10: ma allora, sì per lo obsequio di prencipi e per la licenzia della plebe, cominciò in sì fatta guisa a lascivire che né alla libidine né alle spese era modo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXIII, 4, 5: «obsequio principum et licentia plebei lasciuire...».
[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 18, pag. 267.25: Non è una maniera di vino bastevole a torci la sete; anzi sarebbe! ma lo appetito, da vituperevole usanza corrotto, eziandio sodisfatto alla sete, lasciviendo, ne disidera molti e, di tutti non bevendo ma ingurgitando, noi miseri in isc[h]ernevole ebrietà conduce...
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 58, pag. 338.26: elle si dipingono, [[...]] ballano, cantano, lasciviscono con gli occhi, con gli atti e con le parole, dove dovrebbono con onestà la lor belleza in parte nascondere e rifrenare i costumi.
[4] f Giovanni dalle Celle (?), Paradossi, a. 1396 (tosc.), P. 3, pag. 406.12: Discorsa è la libidine in una femmina ignota: di ciò più pochi si dolgono che se fosse uomo stato lasciviente in alcuna generosa vergine... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cic., Par., 20: «lapsa est lubido in muliere ignota, dolor ad pauciores pertinet, quam si petulans fuisset in aliqua generosa ac nobili virgine...».