0.1 trachiara, trachiaro.
0.2 Da chiaro 1, sul fr. très + agg.
0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Nella terza redazione delle Pistole di Seneca, maggiormente toscanizzata, all'occorrenza qui cit. corrisponde la forma chiarissimo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Superl. di chiaro:] chiarissimo (anche fig.).
0.8 Elisa Guadagnini 27.10.2014.
1 [Superl. di chiaro:] chiarissimo (anche fig.).
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 142.11: Perché l'uomo avesse una pietra preziosa, uno diamante, e egli non fosse così trachiaro, e avesseci alcuna macola, or gitterestilo però?
[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 204, pag. 165.13: Apresso vidi uscire fuori de la capella una sì bella figura d'uomo e sì trachiara che non è in questo mondo occhio sì chiaro che perfettamente il potese isguardare.
[3] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XVIII, ep. 100, pag. 67, col. 2.17: e' non è trachiaro e lucente, ma egli è puro e netto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ep., XVI, 100, 10: «non est perspicua sed pura».
[u.r. 07.05.2018]