0.1 trasmarina, trasmarino; f: transmarine.
0.2 Lat. transmarinus.
0.4 In testi tosc.: f Deca quarta, a. 1346 (fior.); Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Che proviene da terre situate al di lą del mare. 2 [Per errore di trad., rif. al colore dell'incarnato].
0.8 Elisa Guadagnini 27.10.2014.
1 Che proviene da terre situate al di lą del mare.
[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [X.18], vol. 6, pag. 476.13: li Tarentini e li Brundusini nunziavano, che li campi posti alla marina erano stimolati da' ladroni delle navi transmarine. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XL, 18, 4: «nuntiabant maritimos agros infestos transmarinarum navium latrociniis esse».
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 24, pag. 134.21: soggiunse, gli Etoli perciņ appo i Romani dovere essere in maggiore onore, perciņ che primi d' alcuna altra gente trasmarina sieno nella loro compagnia venuti. || Cfr. Liv., XXVI, 24, 4: «Aetolos eo in maiore futuros honore quod gentium transmarinarum in amicitiam primi uenissent».
2 [Per errore di trad., rif. al colore dell'incarnato].
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 14, pag. 260.6: il vin bianco č stitico, che si conviene allo stomaco scorso, e fa color trasmarino, e non genera tanto sangue. || Cfr. Palladio, Op. agr., XI, 14, 1: «transmarinum pallorem facere». Il volgarizzatore ha frainteso il passo, non riferendo l'aggettivo transmarinus al tipo di vino (come nel testo originale) ma considerandolo un attributo del pallor.