DISLEALE agg./s.m.

0.1 ddesleiale, delïale, desleà , desleai, desleale, desleali, deslear, deslegal, deslial, deslïal, desliale, desliali, deslieal, disleal, disleale, disleali, disleiale, disleiali, dislial, disliale, disliali, dissleali; a: deslialo.

0.2 Fr. déloyal (DEI s.v. disleale).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1 [13].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); f Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Palamedés pis., c. 1300.

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Lett. mant., 1367; a Doc. ver., 1385.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Che non rispetta un vincolo di fedeltà, un giuramento o la parola data. 1.1 Che tradisce il vincolo matrimoniale. 1.2 Che non rispetta i dettami dell'amore cortese. 1.3 Che professa una fede diversa da quella cristiana. 2 Fatto o detto venendo meno alla fedeltà nei confronti di qno, a un giuramento o alla parola data. 2.1 [In partic.:] ottenuto venendo meno alla fedeltà nei confronti di qno. 2.2 [In partic.:] fondato sull'inganno. 2.3 [In partic. di un sentimento:] privo di sincerità. 2.4 Estens. Che non corrisponde al vero.

0.8 Diego Dotto 22.04.2015.

1 Che non rispetta un vincolo di fedeltà, un giuramento o la parola data.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1298, pag. 55, col. 1: Juda, lo traitor desliale, / Apensando lo grande male, / Et apensando lo grande dolore / De traire lo so segnore...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 29, pag. 178: Eo vez quiloga un homo k'è deslïal traitor...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 15, pag. 238.18: Da indi innanzi, per odio de' Romani, volendo salvare il saramento che avea iurato dinanzi all' altare ad Amilcare suo padre, essendo d' età di nove anni, avvegnachè nelle altre cose fosse molto disleale, passato i monti Pirenei per le ferocissime genti de' Galli, per forza di ferro s' aperse la via...

[4] Poes. an. urbin., XIII, 11.15, pag. 560: Como si' tanto osante / clamàrete mio fillo e ccreatura, / peccatore malvaso e ddesleiale!

[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 48, pag. 79.10: E lo ree fecie chiamare T., e dappoi ch'egli fue venuto e la damigiella disse: «T. tu ssie lo maltrovato, sì come lo più falso e disleale cavaliere che ssi possa trovare.

[6] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 17, pag. 21.12: or dia Dio mala ventura a Breus, per cui amore voi rinegaste cortesia: non sere' troppo s'elli solo fusse desleale?

[7] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 1, pag. 19.29: (E) lo capet(an) respos (e) dis: "A' me(n)tù tu p(er) la gola cu(m) fel (e) laro (e) deslial". || Non escludibile un'interpretazione come sost.

[8] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 13.17: E talora mi viene voglia di mettermi uno laccio al collo il quale si lasciò abbracciare alle disleali braccia. || Cfr. Ov., Her., II, 141: «infidis quia se nectenda lacertis».

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 6, vol. 2, pag. 213.29: Ma Gayu Domiciu, homu di summu lignayu, la supercha cupiditati di gloria lu constrinsi di essiri perfidu et disliali. || Cfr. Val. Max., IX, 6, 3: «perfidum existere coegit».

[10] Lett. mant., 1367, pag. 216.30: voio sostegniro co la mia persona a ogni parte ch' el volo, e in qual cità el volo, eccepto in Mantoa e in Ferara contra la cativa soa e deslial persona.

[11] a Doc. ver., 1385, pag. 431.9: e ello como re' homo e deslialo no me volo aldire, ena(n)ci fa beffe de mi...

[12] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 28, pag. 21.20: Certu quillu est beni vilanu et disliali inversu di lu suo Signuri ki tucti li beni ki illu ch'àvi factu no·ndi lu rigracia, ananti li adimentica et li intendi mali [per beni], vilania per curtisia.

- [Con valore avv.].

[13] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 38.3, pag. 371: Quand'om à un bon amico leiale / cortesemente il de' saper tenere, / e no ·l de' trar sì cort'o delïale / che si convegna per forza partire.

- Sost.

[14] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 712, pag. 46: L'angelo sí sen va et a Joseph á dito: / «To' Maria e 'l fantin et exe de Egipto! / Va' in Israel; mort'è lo desliale, / Quelo ki menaçava lo fantin degolare.».

[15] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 257.9: A signore tenporale, che benigno molto e largho fosse, e sensa alcuno defetto ai suoi fedeli, quel fedele ch'a llui si ribellasse, non disleale, non traditor serea tenuto da tutti?

[16] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. VII] (R) 62, pag. 443.4: ne' letti de' lloro padri, e de' lloro fratelli, e de' lloro parenti si coricarono li disleali, ch'elli avevano aiutati ucidere alle loro mani. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Che tradisce il vincolo matrimoniale.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 49.86, pag. 133: Chi non pote o non vol castità tale, / che ha marito overo aver desia, / d'onn'altro casta in corpo ed in cor sia, / se tutto lei marito è desleale...

[2] f Eroidi volg. (Gadd.), a. 1325 (fior.), Ep. IV [V] (Enone a Paride), pag. 4.94: e avengnia che ella sia bella di viso, sì è ella avoltera e disleale. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Ov., Her., V, 125: «Sit facie quamvis insignis, adultera certe est» e Epistres, V, 15: «Et ja soit chose que elle soit belle de visage, si est elle avoutre et desloiaus».

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, pag. 45.9: ella è avoltera e disleale, e hae lasciati li suoi parenti e amici.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 17, pag. 250.28: Oenone ancora, lungamente dolutasi, alla fine sentì l' infedele e disleale amante avere sostenuta meritamente pena delle rotte leggi...

1.2 Che non rispetta i dettami dell'amore cortese.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 20.3, pag. 60: E poi lo meo penser fu sì fermato, / certo li feci tutto el convenente: / sì com'e' disleale erali stato / e como mi promise esserme gente; / reconnoscente foi del meo peccato...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 135, pag. 242.21: e sse mia dama sappesse la mia falsità, ella s'ucciderebbe incontanente, e io sì sarei appellato disleale cavaliere al'amore.

[3] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 53.13, pag. 145: Chi altro vi fa credere o pensare / è disleale, larone e traìto, / che vuol la nostra gioia disturbare.

1.3 Che professa una fede diversa da quella cristiana.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 30, pag. 38.2: e quand'e' seppe che 'l Salvatore del mondo era morto e che i feloni Giudei l'aveano morto e gli voleano rompere amendue le cosce com'egli aveano fatto a' due ladroni, egli no vole unque tanto atendere che i feloni disleali mescredenti lo dispendesero...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 62.16: hi no stetan legal né fidel a De', ma chomo deslegal e falci e traitori e descognossenti e ingrai de tanti benefitij hi fèn soa testa e chò lo veel de l'oro e adoròn per De' un ydolo somegliante al mançol chi romegha e mangia erba e fen...

2 Fatto o detto venendo meno alla fedeltà nei confronti di qno, a un giuramento o alla parola data.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 181.8: O se noi dicemo ch' elli abbiano fatto maliziosamente, cioè cosa falsa e rea, disleale, disusata e contra buono uso.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 2, pag. 89.21: Vertù mi sembra incalciare colui che avarà vittoria in così disleale battallia, per ciò che non si combattono per lo comune prode, ma ciascuno per essere signore."

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.126, pag. 323: Lì se pagam li desleai / deleti com' penser carnai, / en li quai l'omo è stravoto / chi in tanti mai è vôto.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 336.2: Tutte le cose abbiamo date; noi aprimo le porte al nimico, e cosie la fede è ne lo disleale tradimento. || Cfr. Ov., Ars am., III, 578: «Et sit in infida proditione fides».

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4576, pag. 169: «Misier,» disse quelly «molto e mal / Conseio as prexo et deslial, / Quando tu vuos per tal maniera / Meter a morte cossí fiera / Uno delly toy barony plu lial, / Che tu abis may abudo ingual.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 6, vol. 2, pag. 213.20: Non ci sia reprehensiuni ca la dislial trayciuni fu vinyata per adastata pena. || Cfr. Val. Max., IX, 6, 1: «inpia proditio».

[7] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 644, pag. 57: Et a Caiphas con multa gente / fuoro a consellio encontenente, / et comminçaro ad arengare / comme elli podesaro trovare / enco[n]tra Ihesù molti mali / per testimonia desleali.

[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 543.22: Ogna cosa fi trattada; nu' avemo averta la porta al'inimigo e la fe' fi fatta en lo dislial tradimento.

2.1 [In partic.:] ottenuto venendo meno alla fedeltà nei confronti di qno.

[1] a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 16, pag. 268.9: Se vui no fosse liali en disliale richeçe, chi ve darave ço che xé vostro? || Cfr. Luc., 16.11: «et si in alieno fideles non fuistis quod vestrum est quis dabit vobis».

2.2 [In partic.:] fondato sull'inganno.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 8, pag. 51.1: Lo mio consiglio falso e disleale lo fece morire, e cussì morritte Adamo senza fallo per lo consiglio d'Eva la trista...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 141, vol. 2, pag. 697.8: Ma la guercia e disleale sempre invidia de' cittadini di Firenze, e massimamente di coloro ch'erano al governamento de la città, nol vollono aconsentire, dando scusa di falsa ipocresia...

2.3 [In partic. di un sentimento:] privo di sincerità.

[1] f Eroidi volg. (Gadd.), a. 1325 (fior.), Ep. II (Fillide a Demofoonte), pag. 2.84: Già ti ritiene un'altra donna, e fforse che ttu ài messo inn un'altra il falso amore e disleale che ttu m'avevi promesso. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Ov., Her., II, 103-104: «te iam tenet altera coniunx / Forsitan et, nobis qui male favit, amor» e Epistres, II, 12: «as tu mis en une autre la fause amour desloiaus que tu m'avoies otroïe».

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 63.27: E quantunque Enea vilmente me ami, non ho io lui in odio; ma lamentomi del suo disleale amore... || Cfr. Ov., Her., VII, 30: «Sed queror infidum».

2.4 Estens. Che non corrisponde al vero.

[1] f Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.), son. dubb. 3.10: Similemente quelli che 'mprimero / per disleal semblanza disse 'amore' / non seppe qual si fosse il compimento... || LirIO; l'ed. inclusa nel corpus legge «per sleal simiglianza»: cfr. Poes. an. fior., XIII sm. (4), D. 1a.10, pag. 382; cioè 'con un falso accostamento' (Menichetti).

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 5, pag. 194.34: Ma di questa opinione noi diremo nel terzo libro, e provaremo com'ella è falsa e disleale.

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 210, pag. 169.15: guarda bene che tu no ritorni giamai ne la disleale credenza, ma adora un solo Idio in tre persone e le tre persone in u· solo Idio.