GARDINGO s.m.

0.1 cardingho, gardingho, gardingo, ghuardingho, giardingho, guardingo, vardingo.

0.2 Lat. mediev. gardingus (DEI s.v. gardingo).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

N L'att. in Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.) è cit. dantesca.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Il lemma è già att. come sost. e topon. in doc. tosc. lat. dell'XI e XII sec.: cfr. GDT, pp. 293-94.

0.7 1 A Firenze, appellativo di un'antica torre fortificata presso le mura della città, poi distrutta, passato a indicare la località circostante.

0.8 Diego Dotto 16.03.2015.

1 A Firenze, appellativo di un'antica torre fortificata presso le mura della città, poi distrutta, passato a indicare la località circostante. || Cfr. ED s.v. gardingo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.108, vol. 1, pag. 393: e fummo tali, / ch'ancor si pare intorno dal Gardingo».

[2] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 94-108, pag. 563, col. 2.18: A la fin fono contaminati dai Guelfi e acquistornone moneta, sí che li Ghibillini fono cazadi, e folli desfatte le loro case, fra i quali si era un logo in Fiorenze ch'avea nome de Gardingo, e quase atorno quello logo erano le case delli Uberti, le qual fono tutte desfatte ...

[3] Gl Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 23, pag. 113.16: che ancho si pare intorno dal giardingho. Ciò è uno giardino, al quale stavano d' intorno gli Uberti, e casamenti de' quali furo disfatti per lo Comune di Fiorença e per li guelfi de la città...

[4] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 55.18: uno altro nobele facesse fare il parlagio cioè parlamentorio e 'l gardingho e lla torina, sì com' era in Roma.

[5] Gl Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 61.25: Guardingo fu poi nomato l'anticaglia de' muri e volte che rimasono disfatte dopo la distruzione di Totile, e stavanvi poi le meretrici.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 8, vol. 3, pag. 309.27: e fece comprendere tutto il circuito dal detto palazzo a quelli che furono di figliuoli Petri, e lle torri e case di Manieri e di Mancini, e di Bello Alberti, comprendendo tutto l'antico gardingo e ritornando in sulla piazza.

[7] Libro fiesolano, XIV pm. (fior.), pag. 95.22: E quello Uberto venne a Firenze, e fece le piaze e chanpidoglio e gli smalti e llo gardingho...

[8] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 18, pag. 145.22: fece fare una città a similitudine di Roma, ciò è con certe singulari fortezze e con dodici chiese intitolate per li dodici appostoli, o per altri che fosse, e col guardingo, ciò era la pregione, e col parlascio e col Campidoglio e con altri ornamenti.

[9] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 28, pag. 197.4: Guardingo si chiamava dove abitavano gl'Uberti, apresso il palagio de' priori e parte del suo sito, le cui case furo tutte disfatte.

[10] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 58-72, pag. 598.13: e fummo sì fatti che ancora si pare in Fiorenza in uno luogo che si chiama il Gardingo.