0.1 endescreti, endescreto, inddiskretu, indescrete, indescreto, indiscrent, indiscreta, indiscreti, indiscreto, 'ndiscreta, 'ndiscreto; a: indiscrete; f: indischreti.
0.2 Lat. indiscretus (DELI 2 s.v. indiscreto).
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260: 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260; f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); x Mazz. Bell., Storia (ed. Zaccagnini) 1333 (pist.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Lett. volt., 1348-53.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).
In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Che non è in grado di valutare la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male. 1.1 Estens. 1.1 Estens. Privo di oculatezza e rettitudine. 1.2 Estens. Che non sa tenere riservato (qsa che non va rivelato). 1.3 Estens. Che dipende dalla fortuna. 2 [Per trad. del lat. indiscretus, con valore pass.:] che non può essere distinto e riconosciuto. 2.1 [Detto di un insieme di persone:] compatto, tale che non si possano distinguere le singole unità.
0.8 Diego Dotto 16.03.2015.
1 Che non è in grado di valutare la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 19.1: la anima per gravezza del corpo perde la conoscenza delle cose, sì che appena puote discernere bene da male, sì come in tempo passato nell' anime di molti le quali erano agravate de' pesi de' corpi, e però quelli uomini erano sì falsi et indiscreti che non conosceano Dio né lloro medesimi.
[2] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. II, rubricario, pag. 23v.3: Dell'errore di Saul et d'Achab, per lo quale fuoro ingannati per l'essere indischreti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., II, rubr.: «De errore Saulis et Achab, quo per discretionis inperitiam sunt decepti».
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 7, pag. 136.23: Questo venerabile uomo menando vita molto virtuosa e come santo vescovo guardando la sua castitade, in ciò fu incauto, che una femina d' abito di penitenza, la quale inanzi che fosse vescovo avea tenuta, non la volle cacciare del vescovato; ma, quasi certo della continenza sua e di colei, per una indiscreta pietade la permise abitare nel vescovato.
[4] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. IX, cap. 7, pag. 373.14: Ciò voglio dire che volendo noi essere troppo discreti, siamo indiscreti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 13, par. 1, pag. 69.15: Primieramente ché quelli ch'è comunemente malvagio e indiscreto e male avisato non dé punto la leggie stabolire. || Cfr. Defensor pacis, I, 13, 1: «pravum et indiscretum secundum plurimum non debet legem statuere».
- Fig. [Rif. a un astratto].
[6] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 233.36: Or così generalmente gli antichi Santi diffinirono, che la ubbidienza dee essere semplice, e indiscreta, cioè senza investigare la ragione, e lo perchè di quel che comandato è.
[7] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. V, cap. 3, pag. 68r.11: Dunqua né [li] vicii né le virtude seranno chovelle, ma serà incerta e indiscreta confusione de tuti li meriti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Boezio, Consol. Phil., V, 3: «mixta atque indiscreta confusio».
[8] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 26, pag. 162.11: al quale la ragione del cuore rauna diverse cogitassione, per iscacciare le incorregibile, per correggere le inquiete, per emendare le negrigente, per amaestrare li semprici, per mittigare le iracunde, per ristringere le dilicate, per isvegliare le pigre, per consigliare le puzillanime, per insegnare alle indiscrete.
- Sost.
[9] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 43.1, pag. 26: Se l'indiscreto grave enpresa pilgla, / sprisiando ol menbro del so car consilglo, / e vol di rosa far diventar gilglo, / e col carbom formar cosa vermilgla, / cader conviem fra desperata artilgla...
1.1 Estens. Privo di oculatezza e rettitudine.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.41, pag. 186: «Tu me par che si endescreto per lo modo che tu fai, / cruciar cusì el tuo corpo, e de lui cascion non hai!
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 159, pag. 329: indiscreta Prudentia, Accidia e Negectança / che 'nançi tempu envec[c]hia...
[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 7, pag. 114.6: Alcuna volta per farci diventare indiscreti, ci sveglia [[un angelo malvagio]] e invita a orazione per tòrreci il sonno di tutta la notte, e farci attediare...
- Sost.
[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 121, pag. 250.12: Nell'amore proprio di loro medesimi, unde è nato l'arbore della superbia col figliuolo della indiscrezione; ché, come indiscreti, pongono a loro l'onore e la gloria, cercando le grandi prelazioni, con adornamenti e delicatezza del corpo loro, e a me rendono vitoperio e offesa, e retribuiscono a loro quello che non è loro, e a me dánno quello che non è mio.
1.1.1 Che non è ispirato da oculatezza e rettitudine; che va oltre i giusti limiti.
[1] Formula di confessione sic., XIII, pag. 301.23: Spitzialimenti eu chi debbira kun digiunii e dissiplini lu korpu gastigari, a mmandicari ed a vviviri gulusament(i) su ttuttu datu, ed onni guardia di silentziu haggiu kacchatu da me, a ggiudikari e dditrajiri e mmurmurari aggiu la lingua insinnata e ddi paroli utziusi e mmundanii e rrisu disunestu e pparlamentu inddiskret(u)...
[2] x Mazz. Bell., Storia (ed. Zaccagnini) 1333 (pist.): [[scil. Medea a Giasone]] alla tua [in]felicità io porto compassione, et inverso te e inverso lo tuo troppo indiscreto proponimento mi muovo di pietà...
[3] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 29, pag. 82.7: Comandare si puote ancora dirictamente nell'amistade che non vi s'usi troppo sfrenata o indiscreta benivoglenza; per la quale spesso s'impediscono grandi utilitadi d'amici. Onde si puote dare exemplo di Neptolomo, ciò fue Pirro kavaliere novello, figluolo d'Achille, il quale fu presso che ratenuto di non venire nell'oste di Troia, per la non discreta benivoglenza di Nicomedes, apo il quale elli era stato notricato. || Cfr. Cic., Amic., 75: «ne intemperata quaedam benevolentia».
[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 18, pag. 150.11: La settima è il discreto reggimento di se medesimo; conciossiachè chi cerca cosa viziosa, per lo indiscreto reggimento di se stesso incorre in molte afflizioni, e infermitadi...
[5] Lett. volt., 1348-53, pag. 207.23: Et non ci parve nè pare che questa nostra addomanda sia disonesta e indiscreta come voi scrivete, et mai non ci disse nè allegò la promessione di che scrivete...
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 30, vol. 1, pag. 363.15: Lo 'mperadore che sapea la lingua latina conobbe la indiscreta parola, e turbato temperò sé medesimo, parendoli che lla reale maestà ricevesse ingiuria dalla indiscreta e vile parola...
1.2 Estens. Che non sa tenere riservato (qsa che non va rivelato).
[1] F Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), a. 1342 (tosc.occ.), Pt. 3, cap. 61: Lo preditto exemplo però qui ó ditto acciò che cognosciamo che pericolo è revelare le suoe congittationi e tentationi alli homini indiscreti. || Delcorno, Cavalca. Vite, p. 1043.
- Sost.
[2] F Lett. comm., 1408 (tosc.): Vidi una vostra a Lionardo. Ricordovi con fede e amore, che altra volta vi temperiate più. Non dico per me, ma per gl'indiscreti che l'avessono a leggere. || Guasti, Lapo Mazzei, vol. II, p. 114.
1.3 Estens. Che dipende dalla fortuna.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 11, pag. 328.11: Puotesi brievemente la loro imperfezione in tre cose vedere apertamente: e prima, nello indiscreto loro avenimento; secondamente, nel pericoloso loro acrescimento; terziamente, nella dannosa loro possessione.
[2] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 7, pag. 815.23: Amore si dipigne fanciullo, però che coloro cui elli signoreggia rende in loro atti e operazioni e[n]descreti e puerili, e anche però che Amore di sua natura sempre cresce.
[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 25, pag. 136.29: «O Fortuna, spaventevole nemica di ciascuno felice, e de' più miseri singulare speranza, tu, permutatrice de' regni, e de' mondani casi adducitrice, sollevi e avvalli con le tue mani, come il tuo indiscreto giudicio ti porge...
1.3.1 Estens. Che dipende completamente da altri.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 233.10: Onde dice, che la ubbidienza dee essere indiscreta, e che il religioso dee star sotto il prelato, come ruota di volubile ubbidienza...
[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 49, pag. 188.17: Poi ch' egli à inteso e veduto ch' egli non vuole altro che 'l nostro bene, vede che gli piace e vuole essere seguitato per la via della croce; è contento e gode di ciò che Dio permette, o per infermità o per paura o ingiuria o villania, o obedientia incomportabile e indiscreta: d' ogni cosa gode e esulta, e vede che Dio el permette per sua utilità e perfectione.
2 [Per trad. del lat. indiscretus, con valore pass.:] che non può essere distinto e riconosciuto.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 335.7: Voi ancora due fratelli cadesti nei campi de' Rutoli, Lauride e Timbro, greca prole molto simile, indiscreta da' suoi e grato errore al padre e alla madre... || Cfr. Aen., X, 392: «simillima proles, / indiscreta suis».
2.1 [Detto di un insieme di persone:] compatto, tale che non si possano distinguere le singole unità.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 58, vol. 1, pag. 110.13: La pressa v'era al continovo grande e indiscreta.
2.1.1 Fig. In comunione, in unione spirituale (con qno).
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VII, cap. 10, pag. 116r.13: Io ti prego che tu mi dichi, che compagnia così indiscreta et così meschiata è questa, che ll'anima àe con questi maligni spiriti, che non che d'acostarsi a llei, ma etiamdio dico che si possono unire con essa... || Cfr. Cass., Conl., VII, 9: «tam indiscretum permixtumque consortium».