INDISPOSIZIONE s.f.

0.1 indispositione, indisposizione.

0.2 Da disposizione 1 (Nocentini s.v. disporre).

0.3 Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 L'essere privo di ordine (come condizione o inclinazione fisica o psicologica). 2 L'essere privo delle qualità necessarie per adempiere a un fine o per compiere un'azione.

0.8 Diego Dotto 22.04.2015.

1 L'essere privo di ordine (come condizione o inclinazione fisica o psicologica).

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 12, pag. 427.17: Tu digiunando mostri la indisposizione, ed iracundia della mente, e la fame del ventre ti muove all' impazienza, e a mormorare, e garrire.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 89, pag. 207.8: Et adeve' maior(e)m(en)te q(ue)sta passio(n)e i(n) t(em)po callido ch(e) i(n) t(em)po frido, p(er) llo scallar(e) et p(er) la i(n)dispo(s)it(i)o(n)e d(e) li humu(r)i.

2 L'essere privo delle qualità necessarie per adempiere a un fine o per compiere un'azione.

[1] f Declamazioni di Seneca, a. 1392 (tosc.), L. II, declamazione 5, pag. 40.5: tu di' che per la indisposizione della natura tu non sè disposta a fare figliuoli, perché fusti molestata. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.