INFINITAMENTE avv.

0.1 infinitamente, infinitamenti, 'nfinitamente.

0.2 Da infinito.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Senza limiti nello spazio o nel tempo (anche con valore iperbolico). 1.1 [Anche con rif. alla qualità:] con un'intensità indescrivibile, secondo un grado estremamente elevato, oltre ogni limite. 2 Senza limiti nell'azione o nella conoscenza (con rif. a Dio).

0.8 Diego Dotto 18.03.2015.

1 Senza limiti nello spazio o nel tempo (anche con valore iperbolico).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 130.21: e questo è il primo sommo male, che chi muore in peccato mortale mai non si può mutare né partire da llui, e infinitamente permane in quello stato.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 568.16: e così come infinitamente gettano lagrime, così continuo stanno in quella smisurata pena.

[3] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 491.24: Il giuovedì sequente, a dì IIIJ di novembre detto, fue il crudelissimo diluvio che allaghò tutta la città e 'l piano di Firenze conn uccisione di molti cristiani e bestiame, e con chadimento grande sanza numero di palagi e di torri e chase, e guastamento di terre e luoghora e poderi infinitamente sanz' alchuno rimedio.

[4] a Giorgio Gucci, Viaggio, a. 1393 (fior.), cap. 20, pag. 294.38: ed a quelli luoghi non si può salire nè iscendere, ma chi fosse gittato o cadesse infinitamente sanza tocare niente da alto cadrebbe.

1.1 [Anche con rif. alla qualità:] con un'intensità indescrivibile, secondo un grado estremamente elevato, oltre ogni limite.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 11, pag. 175.21: ingiuriando la miserichordia di Dio che udendo ch'elli morio per dare all'uomo vita ciello uccide; e inperò che infinitamente offende merita pena infinita.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 5, pag. 45v.17: El secondo fu amore amando quasi infinitamente la natura humana e divina.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 153, pag. 359.3: però che la lingua finita non può esprimere l' affetto dell' anima che infinitamente desidera te.

- [Con valore elativo in unione con un agg.].

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 48v.21: La prima ragione si è che l' huomo el quale è veramente humile sì si vede infinitamente rio.

[5] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 2, pag. 43.32: E domandandolo il maestro se le pene dello 'nferno erano gravi come si dicea; rispose, che infinitamente maggiori, e che colla lingua non si potrebbono contare...

[6] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32., pag. 274.5: lo re Agamenone, salvandosse da li periculi dello mare, yonse nello suo regno, onde ipso co la face infinitamente allegra fo riciputo da Clitemestra, la quale ià le avea apparechyati li inganni de la morte. || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 248: «eum ficticie leto uultu recepit»: lez. deteriore della tradizione o già dell'antigrafo tosc. del volg. Ceffi, da cui dipende il testo.

2 Senza limiti nell'azione o nella conoscenza (con rif. a Dio).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 64, pag. 317.3: Idio ha virtù infinita di potere fare criature infinitamente, non può spendere il podere suo tutto a un tratto...

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 10, vol. 2, pag. 193.7: Si nulla virtuti mi lu poti perdunari, infinita culpa esti killa, la quali infinitamenti et sula infinita potencia mi la pò perdunari.

[3] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 15.2, pag. 372: Come che 'n infinito sia pietoso / Iddio, così 'nfinitamente è giusto...