INFINITIVO agg.

0.1 infinitiva, infinitivo.

0.2 Lat. tardo infinitivus (Nocentini s.v. finire).

0.3 Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.): 2.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. modo infinitivo 2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Privo di limiti nello spazio o nel tempo. 2 [Gramm.] Locuz. nom. Modo infinitivo: l'infinito verbale.

0.8 Diego Dotto 18.03.2015.

1 Privo di limiti nello spazio o nel tempo.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 46, S. Gregorio, vol. 1, pag. 388.5: Sopra di ciò dissero alquanti che Traiano fue rivocato a vita laove conseguendo la grazia meritò il perdono e così acquistòe la gloria, né non era ne lo inferno finalmente diputato, né dannato d'infinitiva sentenzia. || Cfr. Legenda aurea, XLVI, 181: «nec sententia definitiua dampnatus».

2 [Gramm.] Locuz. nom. Modo infinitivo: l'infinito verbale.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 33, pag. 242.21: Unde diceno che amo amas è verbo, et di questo verbo descendono li altri verbi che non sono verbi ma modi: unde è modo indicativo, modo imperativo, modo optativo, modo subiunctivo et lo quinto è modo infinitivo. Ma questo modo infinitivo non è per sé, ma è comune alli altri modi, unde si può dire 'volo amare', 'vellem amare' et cetera.