INUMANO agg.

0.1 inumana, inumani; a: innumana; f: inumano.

0.2 Lat. inhumanus (DELI 2 s.v. inumano).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.); f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (3), potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Che contrasta con la natura e la dignità umana. 1.1 Di straordinaria efferatezza e crudeltà. 1.2 Che non conserva nulla di umano. 2 Privo di cortesia e socievolezza; non affinato nell'educazione e nella cultura; rozzo, scorbutico.

0.8 Diego Dotto 18.03.2015.

1 Che contrasta con la natura e la dignità umana.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 62, vol. 3, pag. 447.12: Forza è come di leone, bugia è come di volpe; l'una e l'altra è pessima cosa e inumana. || Cfr. B. Latini, Tresor, II, 110, 5: «l'une et l'autre est pesme chose et deshumane».

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 54.8: e però vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata, sì come è tradimento, ingratitudine, falsitade, furto, rapina, inganno e loro simili. Li quali sono tanto, inumani peccati, che ad iscusare sé della infamia di quelli, si concede da lunga usanza che uomo parli di sé...

[3] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [I.31], vol. 5, pag. 66.9: ed oltre a questo raccontando gli Ateniesi i suoi nefandi peccati ed inumani negli Dii inferi e superi commessi da lui, né ad altrui ned a me hanno lasciato alcuna cosa a potere più avanti contra lui dire. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXI, 31, 3: «nefanda atque inhumana scelera».

[4] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. I, cap. 2, vol. 1, pag. 11.3: El fu in lui inumana crudeltà, e malvagità più che cartaginese; ed oltra ciò niuna cosa santa, niuna paura di Dio, niuno giuramento e niuna religione ebbe. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXI, 4, 9: «inhumana crudelitas».

1.1 Di straordinaria efferatezza e crudeltà.

[1] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 74.600, pag. 208: Io pensai pur che cotal dir placassi / in qualche modo la sua mente cruda, / ma con la spada nuda / volsesi verso me quello inumano. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.; non escludibile un'interpretazione come sost.

1.1.1 Compiuto con straordinaria efferatezza e crudeltà.

[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 20, pag. 124.14: L'ottavo canapo sia la fermessa della pasiensia, ogna amara persecussione innumana, fragelità, afrissione, dolore, mizeria con dolcessa di spirito sofferendo...

[2] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Inorridirono ad una azione cotanto inumana, e crudele. || Crusca (3) s.v. inumano.

1.2 Che non conserva nulla di umano.

[1] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 74.475, pag. 203: e più volte pensando nell'immenso / dolor che provò Tisbe alla fontana: / di se stessa inumana, / fu per Pirràmo di sua vita priva. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Privo di cortesia e socievolezza; non affinato nell'educazione e nella cultura; rozzo, scorbutico.

[1] f Della vecchiezza, XIV (tosc.), pag. 36.27: Perciocché li temprati vecchi, non li malagevoli, né gl'inumani leggermente sostengono loro vecchiezza, ma la importunità e la inumanità ad ogni etade è molesta. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cic., Sen., 7: «moderati enim et nec difficiles nec inhumani senes tolerabilem senectutem agunt».

[2] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 42.9: Sono stata ne le tentassione pertinace, dura in nel cuore, in umilità fallace, ostinata nell'odio, nel giuoco mordace, di suggessione impasiente, di potensia seguitatrice, tarda al servire, a sugiogare aparecchiata, a le suore innumana...