PROPINQUO agg./s.m.

0.1 propingui, propinqu', propinqua, propinque, propinqui, propinquissima, propinquissimi, propinquissimo, propinquj, propinquo, propinquu.

0.2 Lat. propinquus (Nocentini s.v. propinquo).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 4.1.1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. pist., p. 1291; Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. fior., c. 1324; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Stat. venez., c. 1330; f Frontino volg., a. 1381 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

N L'att. in Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.) è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. da propinquo 1.1; di propinquo 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Nello spazio:] che si trova a breve distanza. 1.1 Locuz. avv. Da / di propinquo. 2 [Nel tempo:] che è sul punto di verificarsi; che si accinge a fare qsa o è sul punto di raggiungere un det. scopo o una det. condizione. 2.1 Ravvicinato. 3 Che si mette in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi; diretto, immediato. 4 Strettamente legato da vincoli personali. 4.1 Legato da un vincolo di parentela. 4.2 Che ha un rapporto di somiglianza o affinità. 4.3 Che rientra nei propri interessi. 5 Sost. Ciascun uomo legato ad un altro uomo da un vincolo di carità; il prossimo (in senso cristiano).

0.8 Diego Dotto 18.03.2015.

1 [Nello spazio:] che si trova a breve distanza.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.40, pag. 454: ché le cose propinque al lor fattore / si parten volentero e tostamente / per gire u' son nascute...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 12.17: E pósaro che Albacat erano tre stelle parve propinque...

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 82, pag. 522.10: ma per sè debbiano dimorare, et stare in alcuna casa propinqua al palagio del populo di Pisa.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 94.8: vedrò le congionte città e li popoli propinqui in Epiro ed in Esperia...

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 179.23: Item, la virtuti di Cristu diffundi li radii in su ali sì forti in lu mezzu propinquu comu in lu mezzu luntanu.

[6] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. IV, [cap. 5], pag. 83r.13: li mise nel'animo che mandasse alcuna piccola gente ad occupare il colle che li era propinquo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Fr., Strat., IV, 5, 9: «collem, qui in propinquo erat».

1.1 Locuz. avv. Da / di propinquo.

[1] ? f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VII.38], vol. 6, pag. 151.30: Appresso durando la battaglia, crescendo di propinquo il numero degli aiuti de' Romani... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXVII, 38, 4: «Romanorum ex propinquis castris facili subsidio cresceret numerus».

[2] f Bianco da Siena, XIV ex. (tosc.): Dolcissimo giocondoso, / da lungi e propinquo, / per te, diletto mio sposo, / ogni altro amor relinquo. || GDLI s.v. propinquo.

2 [Nel tempo:] che è sul punto di verificarsi; che si accinge a fare qsa o è sul punto di raggiungere un det. scopo o una det. condizione.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 11 parr. 1-3, pag. 40.11: E quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito d'amore distruggendo tutti li altri spiriti sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti del viso...

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 8, pag. 22.19: «O Petru, voy ti recuntu ky hominj foru in Tuscana, et quantu foru propinquj et vichinj allu canuscimentu de Deu?»

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 364.25: Misere primizie di giovano! e duro cominciamento di propinqua guerra!

[4] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [X.36], vol. 6, pag. 508.19: Otto legioni, senza lo esercito vecchio il quale era in Liguria con propinqua speranza d'essere licenziato, piacque questo anno al senato che fossero. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XL, 36, 13: «in spe propinqua missionis».

[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 1, pag. 6.8: Et videndu quisti iuvini chi loru patri ià era vitranu et propinquu a la morti per via di la natura...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 81, pag. 557.15: dimostrare altro se non il sole esser propinquo a doversi levare sopra 'l nostro emisperio...

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 15, pag. 471.12: Da questi onori fu rammorbidato l' animo del re e dirizzato in propinqua speranza di dovere tutta Numidia possedere, tolto via Siface. || Cfr. Liv., XXX, 15, 14: «erectusque in spem propinquam [[...]] omnis Numidiae potiundae».

2.1 Ravvicinato.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 203.34, pag. 234: Dopo le morti di costor propinque / fu dato il reame a Carlo Grosso, / figlio di Carlo Calvo...

3 Che si mette in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi; diretto, immediato.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 88.10: E puotesi contemplare la somma e ferventissima caritade dello Spirito Santo: e questa mira l'ultima gerarzia, la quale, più propinqua, a noi porge delli doni che essa riceve.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 18, pag. 139.10: Et questo de' essere secondo ragione, però che quanto è più propinqua, tanto de' essere peggiore.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 80, pag. 399.1: E per ciò che di questo effetto sono propinquissima causa i cieli...

4 Strettamente legato da vincoli personali.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 1-16, pag. 98.9: onde faccendo lei partire da me, la quale era meco di propinquissima sanguinitade congiunta, elle si trassero verso me per isvegliarmi...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 53.4: La sopra detta cagione, cioè d'essere più unito quello ch'è solo prima in tutta la mente, mosse la consuetudine della gente, che fanno li primogeniti succedere solamente, sì come [più] propinqui, e perché più propinqui più amati.

[3] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.): E io con voy dico ongni chossa a fidanza e se no fosse propinqui amici no vi direy chossì largho ma a uno tratto direy sanza tropo dire parolle. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 40.

4.1 Legato da un vincolo di parentela.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 12, pag. 101.17: Et che la cavasse de casa del suo marito p(er) forsa, et no(n) fusse pare(n)te p(ro)pinquo dela femina o del marito, siali tagliata la testa sì che mora.

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.34], vol. 5, pag. 387.25: Furono adunque da Euriloco i suoi propinqui parenti ed amici... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXV, 34, 7: «propinqui».

4.1.1 Sost. Chi ha un rapporto di parentela con qno altro.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 190, pag. 531: Et en Ierusalem, sì con' la istoria dise, / la raina Italìa li soi propinqui aucise.

[2] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.12: Va(n)ni del Forte co(m)p(er)oe da Andrea co(n)dam Venture Ruffaldi della capp(e)lla di S(an)c(t)a Maria al Prato, alla quale vendita (con)sentio Ioh(ann)i Antolini (e) Meo Bracci p(ro)pinq(ui) del d(i)c(t)o Andrea, le sottoscripte cose.

[3] f Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro, a. 1294 (fior.), pag. 73.17: disaventurosa è la casa del re Deiotaro, che da colui che ffue in quella colpa di battaglia co· llui, stando in campo contra Cesare, cioè da Castore, non strano da llui, ma da propinquo, si trova accusato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cic., Deiot., 29: «non modo apud te, sed etiam a suis accusetur!».

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 13.150, vol. 2, pag. 225: E cheggioti, per quel che tu più brami, / se mai calchi la terra di Toscana, / che a' miei propinqui tu ben mi rinfami.

[5] Stat. fior., c. 1324, cap. 12, pag. 41.13: Ancora proveduto e ordinato è, che in tutti e ciascuni casi sopradetti ciascuno, il quale fosse offeso, sia tenuto e debbia denunziare a messer la Podestà quelle cose che al suo officio spettano, e a messer lo Difensore quelle cose che al suo officio s' apartengono; cioè il figliuolo overo i figliuoli del morto overo ucciso, se maggiore overo maggiori fossono di XIIII anni, overo se minori fossono, i loro tutori, e se tutori non avessero, i loro fratelli, e se fratelli non avessero, i loro propinqui, infra tre dì dopo il commesso malificio ne la città di Firenze...

[6] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 40, pag. 55.26: et se testame(n)to no(n) avesse facto, sea la sepultura ala volontà deli suoi p(ro)pinqui.

[7] Stat. venez., c. 1330, cap. 3, pag. 36.24: E se io no vignerè e no starè alo 'ficio sì como è dito, io die' perdere lo mio salario de quello dì, et altretanto delo mio per la pena, 'çeptade queste cason: çoè per caxon d'enfermitade delo mio corpo over deli mie' propinqui...

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 194.21: Perciò che i tuoi propinqui, per le città essendo molto percossi per celesti segni, mitigaranno le tue ossa...

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 77, par. 12, vol. 2, pag. 134.25: se alcuno propinquo overo affine de l'ofeso overo de l'uciso ofenderà overo percoterà puoie en quegnunque tempo overo occiderà...

[10] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 13, 139-154, pag. 316.27: a' miei propinqui; cioè ai miei parenti senesi...

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 100.26: E la çuvena ne fu menâ a casa; e non cesando lo demonio de tormentarla (perché) li soi propinqui amandola tropo teneramenti <...> sì la menàm a li maleficij incantaò' de demoni per guarì-la de lo corpo e ocier l' anima.

4.2 Che ha un rapporto di somiglianza o affinità.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 19, pag. 95.21: Quanto più t'aumilii, più se' simile e propinquo a Dio.

[2] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. V, cap. 1, pag. 66r.34: Disse ella: «Aristotele meo lo definì in la Fixicha cum breve raxone e propinqua del vero». || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Boezio, Consol. Phil., V, 1: «brevi et veri propinqua ratione».

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 96, pag. 403.15: È il perso un colore assai propinquo al nero...

[4] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 203, pag. 215.4: E xè propinquo, çoè quasi o de una mèxima natura cum le medexine putrefactive.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 181.98, pag. 197: Chi sonerà parola / in letture propinque, / là dove libri cinque / di questo diretan composti stimo?

4.3 Che rientra nei propri interessi.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 2, terz. 1, vol. 1, pag. 15: Benchè nel quattrocenquarantacinque / fosse Papa San Leo, e Teodozio / Imperadore alle cose propinque, / Totil Fragellondei non stette in ozio...

5 Sost. Ciascun uomo legato ad un altro uomo da un vincolo di carità; il prossimo (in senso cristiano).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 73.6, pag. 294: In un regno convenesi un segnore, / e, se più ve n'avesse, è disnorato, / secondo c'ag[g]io udito sovente ore; / ed è da' savi lungo asempro dato / che quelli ch'ama e serv'è d'amore / da lo propinquo ch'ama sia amato, / e se per altro muta mente o core, / dipartesi da l'amoroso usato.

[u.r. 15.05.2024; doc. parzialm. aggiorn.]