PROPRETORE s.m.

0.1 propretore, propretori, propreturi.

0.2 Lat. propraetor (DELI 2 s.v. propretore).

0.3 Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Nell'antica Roma, pretore uscito di carica cui è affidato il governo di una provincia o il comando di un esercito.

0.8 Diego Dotto 18.03.2015.

1 Nell'antica Roma, pretore uscito di carica cui è affidato il governo di una provincia o il comando di un esercito.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 10, cap. 26, vol. 2, pag. 408.3: Alquanti dicono che questi furo Ombri, e non Galli, e che li Romani non ebbero mica sì grande danno, e che L. Manlio Torquato il legato con sua compagnia, ch'erano andati per vittuaglia, essendo rinchiusi dalli nemici, Scipio il propretore li soccorse dalle tende...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 106, pag. 62.2: quand'elli scrisse al Senato delle decte cose com'erano avenute, in questo modo scrisse loro: «Lucio Marzio Propretore», onde a' patri conscripti non piacque ch'elli usasse l'occupato officio, imperciò che li duci si soleano creare dal popolo e non da' kavalieri...

[3] Gl f Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.), chiosa a [II.7.15], pag. 13v.2: Ciò è che la lettera ch'elli scrisse al senato sì si intitolavano 'Propretore', ciò è 'in luogo di pretore', il cui oficio era nell'oste di conoscere di tutte le discordie e offese de' militi e governare l'oste quando non v' era imperadore. Era quello medesimo che tribuno de' militi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 81.18: riscrivendu issu Marciu a lu Senatu di li cosi qui erannu stati fatti per issu, incumenzau in quistu modu: «Luciu Marciu propreturi».

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 514.17: a Ottacilio il quale Cicilia, et a Cornelio Mamula il quale Sardigna propretori teneano...

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 35, pag. 253.31: C. Terenzio Varrone fu mandato in Toscana propretore, acciò che di quella provincia C. Ostilio andasse a Taranto a quello esercito...