0.1 isfrena, isfrenata, isfrenati, isfrenato, sfrena, sfrenare, sfrenata, sfrenate, sfrenati, sfrenato, sfrenatu, sfrenavasi, sfrenò.
0.2 Da freno (DELI 2 s.v. sfrenare).
0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 2.2.
0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Marchionne, Cronaca fior., 1378-85.
In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Liberarsi dal freno. Estens. Uscire fuori (in contesto fig.). 2 Fig. Essere privo di controllo e moderazione (in partic. con rif. al desiderio sessuale). Anche pron. 2.1 Liberare dal controllo. 2.2 Manifestarsi in modi e forme che vanno oltre la giusta misura.
0.8 Diego Dotto 22.04.2015.
1 Liberarsi dal freno. Estens. Uscire fuori (in contesto fig.).
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 243.5, pag. 154: Nel tempo che era Ytalia tutta d'oro / e Saturno la avea en un contesto / sotto l'onbra di Çove, Henrico sesto / occupolla e spuglò d'onni tesoro. / Alor sfrenò del laberynto il thoro, / per cui fu il sisma ver' la Glesia desto; / e 'l guelfo cum pacifico protesto / ebbe morte, exilio, angossa e ploro.
2 Fig. Essere privo di controllo e moderazione (in partic. con rif. al desiderio sessuale). Anche pron.
[1] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 4.57, pag. 241: Il caval discoverto nel tenere / feci sboccato e senza ferri e freno, / però che non Amor ma 'l servo isfrena; / né anco Amor ha rischio di cadere, / ma quel ch'è preso nel desir vien meno...
[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XXI, cap. 23, pag. 266.40: Laonde è da provvedere studiosamente che 'l valore della nostra mente non si sfreni già mai per lusinghevoli inganni, a ciò che, come detto è di sopra, per lo riposo e per la sicurtà della quinquagesima noi non perdiamo la purità della castità acquistata... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 15, pag. 92.26: El ricco è risoluto dalla superfluitá, e la vanagloria si sfrena, corre a volontá, e corre alle cose non lecite.
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 175.100, pag. 188: Qui grida la ragione: / - Falso nochiero, / tapina, in che sentiero / ti mena? / lussuria sfrena / ogni tua vena!
2.2 Manifestarsi in modi e forme che vanno oltre la giusta misura. Estens. Lasciarsi andare, abbandonarsi oltre la giusta misura.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 1, par. 11, pag. 443.30: l' ira si palesa e nella faccia esce, e quanto è maggiore, tanto più manifestamente si sfrena.
[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 14, pag. 93.19: Petru fa una questione a sanctu Gregoriu e diche: «Dunde venìa alcuni fiati tanta allegricza a kistu patre sanctu? venìali, ki illu pir volla sua se lassava tantu sfrenare a tanta allegricza?
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 14, pag. 153.2: \Pietro\ Or come è questo che tu mi dici? Sfrenavasi a ridere e fare segni di letizia studiosamente, o essendo pieno di virtù permetteva Dio che lo suo animo fosse tratto a questa letizia contra sua volontade?
[4] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. III, cap. 7, pag. 91.35: non solo non lo consolarono, ma eziandio si sfrenarono infino alle villanie: e quello che la mente niente s'avea pensato, il disordinato parlare fece viziosamente dire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 424, pag. 151.16: essendo le donne vagheggiate da' Franceschi, la duchessa fu richiesta dalle donne de' Fiorentini che, per potere meglio sfrenare, riavessero certe loro trecce, loro levate per addietro...
[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 173.59, pag. 180: onde si sfrena / ciascun nel pianto, dicendo: - Omè, dove / per nostra colpa abiamo a gli occhi il velo?
2.2.1 Non contenere entro i giusti limiti.
[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. V, cap. 12, pag. 175.25: Allora si dà via all'acqua, quando l'uomo sfrena la lingua sua: ma chi dà la via all'acqua, è capo di villanie; però che dalla incontinenzia della lingua procede il principio di molte discordie. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.