0.1 f: acovacciò.
0.2 Da covaccio (DELI 2 s.v. accovacciarsi).
0.3 f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Cfr. anche a Sacchetti, Pataffio, a. 1390 (fior.), cap. 5.58, pag. 23: «E s'accovacciò e' di mietitura / e à enfiata l'epa, e vanne a croscio / per fare alli dì neri squarciatura».
0.7 1 Porre a giacere. Fig. Trattare o considerare con disprezzo.
0.8 Diego Dotto 22.09.2014.
1 Porre a giacere. Fig. Trattare o considerare con disprezzo.
[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. IX, cap. 3, pag. 153r.24: Niega [alcuno] che ssia efficace l'ira, per lo confortamento della quale uno milite fue antiposto al sommo imperio? [IX.3.7] La quale certo non solamente acovacciò l'imperii, ma ancora debolmente gli resse... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Val. Max., IX, 3, 7: «non proculcauit tantum imperia».
[u.r. 27.11.2017]