ASTIANTE agg.

0.1 f: astiante.

0.2 V. astiare.

0.3 f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Cfr. oscitante.

0.7 1 Che prova o dimostra invidia.

0.8 Diego Dotto 22.09.2014.

1 Che prova o dimostra invidia.

[1] f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.), L. IX, cap. 1, pag. 64r.1: Allora Crasso disse: - Dunque, quale giudicherai pił lascivo, o io, il quale comperai x colonne c.[m] danari, overo te, che ll'ombra di dieci arboscelli compensi intorno a xxx sesterzi? - O sermone, dimenticato (ch. d) [di] Pirro, non recordevole d'Anibale e gią astiante per abondanza di soldi oltramarini! || DiVo; l'ed. inclusa nel corpus legge: «oscitante»: cfr.Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 1, pag. 610.3; cfr. Val. Max., IX, 1, 4: «sermonem oblitum Pyrri, inmemorem Hannibalis iamque transmarinorum stipendiorum abundantia oscitantem!».