INDUSTRIA s.f.

0.1 adustre, endustria, indusstria, industra, industria, industrie, industrij, jndustria, 'ndustria.

0.2 Lat. industria (Nocentini s.v. industria).

0.3 Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.): 4.

0.4 In testi tosc.: Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.); Stat. pis., 1330 (2); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); a Doc. ver., 1381; f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Lett. napol., 1356; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota adustre per prob. corruttela.

Locuz. e fras. industria umana 1, 2, 3; per industria 2.1.1; sette industrie 4.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Qualità o disposizione di chi si prodiga assiduamente con scrupolo e diligenza (per ottenere un det. fine o come qualità intrinseca). 1.1 Esercizio di un'attività retribuita. 2 Qualità di chi opera con avvedutezza d'ingegno e sagacia. 2.1 [Con connotazione neg.:] astuzia. 3 Abilità tecnica, maestria (in un'arte). 4 Sette industrie: sette virtù improntate alla moderazione che concorrono alla formazione dell'uomo nobile (con le arti liberali e le probitates).

0.8 Diego Dotto 29.09.2014.

1 Qualità o disposizione di chi si prodiga assiduamente con scrupolo e diligenza (per ottenere un det. fine o come qualità intrinseca).

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 164.17: e da l'anima così clarificada e informada ven la industria dey bon costum e la honesta vita e la capacità dey sen e la nobilità de quele vertù...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 193.17: I cardinali, per volontà del re di Francia e per industria de' Colonnesi, elessono messer Ramondo dal Gotto...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-6, pag. 725, col. 2.7: li dicti Giganti sí àno per allegoría a significar quelle persone, le quae per propria industria, possanza e seguito, si volno in lo mundo adoverare oltre 'l termine humano...

[4] Stat. pis., 1330 (2), cap. 167, pag. 635.26: Imperciò che ove la industria di certa persona si richiere, non vasta che per altro si faccia quello che per colui è bizogno che sia adempiuto...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 175.1: Signore, quando io venni a te, io ci menai uno palafreno, e questi drappi qua su serbati recai nel mio dosso; l'altre cose sono tutte tue; maritate hai per mia industria tre figliuole a tre re, ed hai tutti questi tesori...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Rubricario, vol. 1, pag. 5.31: Cap. 7, di lu studiu et di la industria.

[7] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 7, pag. 19.17: El se leçe ke 'l fo un vescovo, k' aveva nome Filiberto, lo qual cun tuta sua industria, cuor e intention onorava e amava la Vergene gloriosa.

[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 22, pag. 103.11: Ma poy crissendu Missina in mari et in terra, per loru industria et sapiri, et Trayna mancandu, et illi inpetraru per la Ecclesia chi Missina fussi archiepiscopatu, et fu translatata la Ecclesia di Trayna ad Missina.

[9] Gl f Chiose a Valerio Massimo ("A" - FL2), 1390/92 (fior.), chiosa d [VIII.7.praef.], pag. 131v.1: Industria, ciò è studio, overo maestria. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[10] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 65.9: Magnopere enim debet sollicitudinem gerere abbas et omni sagacitate et industria currere, ne aliquam de ovibus sibi creditis perdat. S(et) lu abbate vigilantemente deve avere sollicitudine, (et) o(mn)i sagacitate (et) i(n)dustria curr(er)e, ne perda alcuna de le pecore che ly sone (com)misse.

[11] f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.), L. I, cap. 1 [metro].20, pag. 52: che ella [[scil. la morte]] me parea sì bonna / a trâ-me de l'angustia, / unde e' sum per industria. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Industria umana.

[12] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 2, pag. 26r.18: Chi vuole alla contemplatione pervenire sì debbe tenere la sua mente vota di tutti e pensieri delle cose temporali e di tutti e pensieri spirituali li quali l' humana industria può col divino aiuto nella mente vestire...

[13] Gl Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 71, col. 1.38: Detto, che lo spirito e l'anima razionale se non s'accosta al sommo bene non si può in niuno altro riposare, è da dire quale è l'umana industria, cioè studio o vero esercizio, per lo quale l'amore più ardentemente si desta e aiutasi l'unitivo desiderio...

- [Come personificazione].

[14] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 1.18, pag. 4: dengniasse di parlare / Con quella donna che ss' apella Industria...

- [Con rif. a animali].

[15] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 95, pag. 151.31: meglio lavorano quando l'alveario dentro è scuro, il che è argomento, che i fori debbono esser piccoli, e le fessure dell'alveario ottimamente suggellate: la qual cosa molto c'insegna la loro industria...

[16] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 38, pag. 164.5: In delli pollit(r)i p(er)ciò è da considerar quelle cose ch(e) mustra singni de bona industria...

1.1 Esercizio di un'attività retribuita.

[1] Doc. fior., 1333-52, pag. 170.12: E deono dare messer Angniolo e chonpagni, in chalendi giennaio 334, che m' asengniaro di guadangnio fatto insino a questo die per la parte che mi toccha de la 'ndustria della mia persona, che furono lbr. 1.714 s. 5 d. 3 tra Charoccio e Duccio e Alberto, d' onde venne in parte a me Charoccio lbr. 612 s. 4 d. 9 a fior..

2 Qualità di chi opera con avvedutezza d'ingegno e sagacia.

[1] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 303.1: e per sua industria, cioè per acorgimento e per bontade d'ingegno, solo da sé guidato, per lo diritto cammino si va là dove intende...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 163.22: Né a tant ben se pò vegnir se no per longa experientia aquistada da la propria industria o per l'altrù amagistrament...

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 529.25: el tuo profondo e chupo senno colla sutile indusstria ch'ài de provedere ai grandi e a l'innopinati bisogni, più m'enduce a pace volere...

[4] Stat. assis., 1329, cap. 1, pag. 164.13: Ma el priore diligentemente examine quilgle cotagle [[...]] se sonno de etade legetema, cioè de più de xx anni, entro alla quale etade non volemo che veruno sia recevuto, se no per forteça de corpo o per endustria de senno...

[5] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa n [III.1.ext.1], pag. 66r.3: Dice che Attena si duole di lui per li mali ch'elli fece a la sua patria e vanagloriasi di lui però che d'industria e d'ingegno avanzò gl'altri, quantunque l'usasse in mala parte. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 50, pag. 91.24: e, s' ella alcuna volta fusse cacciata, od ella d' industria volesse fuggire, saettava indietro...

[7] Lett. napol., 1356, 6, pag. 130.10: p(re)gandote affectuosam(en)te che, p(er) (con)sideratione n(ost)ra (et) p(er) dare quiete allu n(ost)ro a(n)i(m)o, poni chella industria la quale Dyo te ave (con)cessa sapere usare nelle cose ardue (et) dubie.

[8] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 9, par. 4, pag. 209.12: «E uomo si delle fede diritto sia fuor tratto, e' n'amena molto enest al prete di pacienza d'esortazione e industra, (quest'è sottilità d'animo), ch'elli non puote l'errante a via diritta per forza rimenare, ma amonire si sforzerà che alla diritta fé il ritorni, della quale primieramente e' chadde».

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 36.7: corona fece fare, perché abbe intenzione de farse incoronare re de Lommardia, e de fierro la fece de fatto, per industria e per sagacitate de sio pietto, a dare a intennere che per fierro de arme avea guadagnato sio reame.

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 80.15: Li quali sì lle fece venire da diversi payse, huomini de grande industria e sagacitate...

- Industria umana.

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, conclusione, pag. 437.17: Valorose donne, in diverse maniere ci s'è della umana industria e de' casi varii ragionato tanto...

2.1 [Con connotazione neg.:] astuzia.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 27, pag. 132.6: Questi fu conte Guido da Montefeltro, el quale fu uno sottilissimo e savio huomo e massimamente in fatti d' arme, e per sua industria vennero molte guerre.

[2] a Doc. ver., 1381, pag. 419.8: la dita soa donna veça(n)do la soa infirmità, ch'el era mentechato, mallicioxamentre e cum pessima soa industria sì 'l sodusso e abiandollo seduto la el (con)dusso a Santa Fomìa e llì, no siando en si e mentechato stagando, la 'l fe faro uno testame(n)to...

[3] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 146.4: Et fo fatta la fabula dello castrone dell'auro, lo quale Iason furao per industria de Medea, da ipsa admagistrato dell'arte magica occultissimamente.

- [Con rif. a animali].

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 86, pag. 345.12: Ancora la volpe aduopera molto volontieri di notte acciò che ella non sia impedimentita dali omini nelo suo andare, lo quale tempo la detta volpe sae di sua naturale industria.

2.1.1 Deliberato proposito (allo scopo di ingannare). Locuz. avv. Per industria: a proposito.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 8, pag. 406.22: Non voglio, che quando ti trovi in fra li conventi delle religiose, e delli religiosi, ti getti a terra in umile luogo per parere umile, nè che parli lento per industria, nè in voce sommessa per mostrarti molto attenuata da' digiuni...

2.1.2 Estens. Azione ordita con l'astuzia.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 77, vol. 1, pag. 373.22: Ragionaro che ciò non si potea fornire sanza maestria e inganno di guerra, la quale industria fu commessa in messer Farinata degli Uberti e messer Gherardo Ciccia de' Lamberti.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 130.20: Li Englesi servaro doi viziose industrie: la prima, che lli cinqueciento cavalieri denanti refiescaro colli milli dereto; la secunna, ca lle doi ale delli cinqueciento e cinqueciento fecero allargare e prennere campo a destri ed a sinistri, accostannosi alla frontiera da costa.

3 Abilità tecnica, maestria (in un'arte).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, proemio, pag. 196.5: Nella terza parte commenda lo magisterio e industria di quelli intagli, ed isgrida contro alli mortali superbi.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 162.10: 8. Nìn eciandeu Rossiu no ndi sia suttrattu; lu quali fu notissimu exemplu di la industria di la scena. || Cfr. Val. Max., VIII, 7, 7: «scaenicae industriae notissimum exemplum».

[3] F Lancia, Chiose alla Commedia, 1341/43 (fior.), Purg. 26: In questa lettera l'autore commenda la industria e ingegno e arte di questo messer Guido Guinizelli da Bologna, il quale fue il primo che innovòe lo stile delle parole rimate, seguendo nel dire in rime l'arte del dittare. || Azzetta, Lancia. Chiose, p. 775.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 1, pag. 39, col. 1.37: Imperciocchè siccome l'occhio del corpo vede il sole per razzi del sole sensibile; così l'occhio della intelligenza dell'anima è levato al conoscimento delle cose sopra celestiali pe' raggi messi nell'anima dal sole spirituale, e non per altra scienzia e industria di mortale dottore.

- Industria umana.

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 93, pag. 185.4: Lo quale segno fu una imagine di legno e di sì fatto legno, che mai non fu industriaumana, che cognoscer lo potesse.

4 Sette industrie: sette virtù improntate alla moderazione che concorrono alla formazione dell'uomo nobile (con le arti liberali e le probitates). || Cfr. Disciplina Clericalis, p. 11: «Industriae hae sunt: Ne sit vorax, potator, luxuriosus, violentus, mendax, avarus et de mala conversatione».

[1] Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.), pag. 81.25: E 'l di[s]cepolo domanda il suo maestro quali sono le sette arti liberali, e le sette probilia e le sette adustre.