LÙGERE v.

0.1 luçe, lugierete.

0.2 Lat. lugere (DEI s.v. lugere).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.).

0.5 Accento incerto.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Cfr. sul lemma lat. Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 43, pag. 456.7: «Pongono i gramatici essere diversi significati a diversi vocaboli li quali significan pianto: dicon primieramente che «flere», il quale per volgare noi diciam «piagnere», fa l'uomo quando piagne versando abondantissimamente lagrime; «plorare», il qual similmente per volgare viene a dir «piagnere», è piagnere con mandar fuori alcuna boce; «lugere», il qual similmente per volgare viene a dir «piagnere», è quello che con miserabili parole e detti si fa: e dicono, etimologizando: «lugere, quasi luce egere», cioè avere bisogno di luce».

Doc. esaustiva.

0.7 1 Piangere dolorosamente.

0.8 Diego Dotto 29.09.2014.

1 Piangere dolorosamente.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 330, pag. 537: Certo ad elle no cale qi tra pene o se struçe, / né qi cante o rida ni se guaimente o luçe.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 36.20: Unde nostro Signiore: «Guai a voi, ricchi, che qui avete vostre cosulassione, ché voi piangierete e lugierete». || Cfr. Lc. 6.25: «lugebitis et flebitis».

[u.r. 26.07.2022]