OSCITANTE agg.

0.1 oscitante.

0.2 Lat. oscitans.

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1. || Per la cronologia cfr. 0.6 N.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

L'att. del lemma è da scalare cronologicamente (ante 1413) in quanto la lez. corrisponde a un recupero sul lat. che compare in un ms. tardo (Biblioteca Palatina di Parma, Palatino 27, cfr. DiVo DB) a fronte della varia lectio in Va e V1: cfr. f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. IX, cap. 1, pag. 148r.22: «già golloso per abundantia de' soldi oltramarini» e f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.) , L. IX, cap. 1, pag. 64r.1: «e già astiante per abondanza di soldi oltramarini» (ma è correzione su FR2 FN8 FN10, mentre il ms. base FN1 reca la lez. astinante; astinente T), interpretazione confermata anche da f Chiose a Valerio Massimo ("A" - FL2), 1390/92 (fior.), chiosa d [IX.1.4], pag. 146r.2: «Quasi dica: già avieno dimenticato Pirro e Anibale ch'eglino consumar tanto. Disideravano l'oltremarine provincie».

0.7 1 Che mostra svogliatezza e pigrizia.

0.8 Diego Dotto 22.09.2014.

1 Che mostra svogliatezza e pigrizia.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 1, pag. 610.3: Oh sermone, dimenticato Pirro, non ricordevole di Annibale, e già oscitante per abondanza di soldi oltremarini. || Cfr. Val. Max., IX, 1, 4: «sermonem oblitum Pyrri, inmemorem Hannibalis iamque transmarinorum stipendiorum abundantia oscitantem!».