PRETESTATO agg./s.m.

0.1 pretestati, pretestato, pretestatu.

0.2 Lat. praetextatus.

0.3 f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.): 1.1 (congettura); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

L'att. in f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.) è frutto di congettura: la tradizione di Va, assai tarda, reca preterato FL4 e prenominato FN5. Nota che la red. V1 non rende il lat. praetextatus, mentre V2 lo recupera con impeccabile interpretazione: «Catone medesimo (ch. i), fanciullo di xv anni...»: cfr. f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 1, pag. 65r.14.

L'att. in Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.) è almeno dubbia: l'ed. inclusa nel corpus DiVo legge: «parato lo ne divelsero»: cfr. f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.), L. IX, cap. 7, pag. 67v.27. Nota che il passo è così parafrasato nel commento D: «Trassonlo lacerato de' vestimenti»: cfr. f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa b [IX.7.4], pag. 236v.3.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Nell'antica Roma:] che indossa la pretesta. 1.1 Estens. Di età inferiore ai diciassette anni (in quanto può ancora indossare la pretesta).

0.8 Diego Dotto 22.09.2014.

1 [Nell'antica Roma:] che indossa la pretesta.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 7, pag. 644.19: li creditori commossi da Lucio Cassio tribuno del popolo il fecero fuggire da li altari medesimi, facente sacrificio per la magione di Concordia, cacciato fuori del mercato, e nascoso ne' tabernacoli, pretestato ne lo divelsero. || Cfr. Val. Max., IX, 7, 4: «praetextatum».

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.7], vol. 5, pag. 248.2: E noi uomini useremo di vestire la porpora pretestati ne' maestrati e nelli sacerdozii, e i nostri figliuoli useranno altresì le toghe preteste di porpora... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXIV, 7, 2: «praetextati in magistratibus, in sacerdotiis».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 37, pag. 258.12: L' ordine delle vergini seguivano i decemviri coronati di lauree e pretestati. || Cfr. Liv., XXVII, 37, 13: «decemuiri coronati laurea praetextatique».

1.1 Estens. Di età inferiore ai diciassette anni (in quanto può ancora indossare la pretesta). || Non è possibile determinare se il signif. fosse sempre presente ai volgarizzatori.

[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. III, cap. 1, pag. 40r.20: Ancora, con ciò fosse cosa che, per cagione d'andare a vedere Silla, Cato pretestato [...] vide nel palagi[o] recate le teste degli sbanditi, commossosi per la crudelezza del fatto, domandò il maestro suo, nome Sarpedone... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Val. Max., III, 1, 2: «praetextatus».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 132.12: Et eciandeu fu urdenatu que li citelli pretestati vistissiru armi e que fussiru scripti sey milia di li skachati et di li condannati a pena capitali. || Cfr. Val. Max., VII, 6, 1: «praetextati pueri».

- Sost.

[3] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 86, vol. 2, pag. 214.20: nella quale elezione fuorono scritti i più giovani di XVII anni, ed alcuni pretestati... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXII, 57, 9: «iuniores ab annis septemdecim et quosdam praetextatos».