TRIÙMVIRO s.m.

0.1 triumvir, triumviri, triumviro, triunvir, triunviri, triunviro, triunviru.

0.2 Lat. triumvir (DELI 2 s.v. triumviro).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. triumviro agrario 1.1; triumviro capitale 1.2; triumviro di notte 1.3; triumviro mensario 1.4.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Nell'antica Roma, membro di un collegio formato da tre magistrati. 1.1 Locuz. nom. Triumviro agrario: uno dei tre magistrati incaricati della distribuzione delle terre tra i coloni. 1.2 Locuz. nom. Triumviro capitale: uno dei tre magistrati incaricati di eseguire le esecuzioni a morte e sovrintendere alla sicurezza pubblica. 1.3 Locuz. nom. Triumviro di notte: unno dei tre magistrati incaricati della sorveglianza notturna (in partic. allo scopo di prevenire gli incendi). 1.4 Locuz. nom. Triumviro mensario: uno dei tre magistrati incaricati di sovrintendere alla finanza pubblica (in partic. allo scopo di sollevare la plebe dai debiti).

0.8 Diego Dotto 13.10.2014.

1 [Nell'antica Roma:] membro di un collegio formato da tre magistrati.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 21, pag. 334.12: Dipo' costui fuoro morti Publio Letorio senatore, e Venuleio ch' era triunviro.

[2] Gl f Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.), chiosa h [II.2.4], pag. 9v.28: triunviri erano iii uomini a qualunche uficio erano diputati... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa d [VI.1.10], pag. 150v.5: (triunviro) Era officiale che erano tre. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- [Con rif. alla carica stessa].

[4] Gl f Chiose a Accursu di Cremona, XIV m. (mess.), chiosa 219, vol. 2, pag. 35.1: [triunvir] Unu officiu in que eranu .iij. homini. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Locuz. nom. Triumviro agrario: uno dei tre magistrati incaricati della distribuzione delle terre tra i coloni.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 21, pag. 232.23: però che il padre suo, il quale triumviro agrario era, per dieci anni stata oppenione che da' Boii fosse stato vicino di Modena ucciso, vivea... || Cfr. Liv., XXVII, 21, 10: «triumuirum agrarium».

1.2 Locuz. nom. Triumviro capitale: uno dei tre magistrati incaricati di eseguire le esecuzioni a morte e sovrintendere alla sicurezza pubblica.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IX.14], vol. 6, pag. 355.14: Alli triumviricapitali fu comandato, che essi ordinassero per la città uomini, li quali veggiassero e guardassero che alcuni notturni ragunamenti non si facessero; e similemente guardassero, che in alcuno luogo non fosse fuoco messo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXIX, 14, 10: «Triumviris capitalibus».

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 10.2: Per le quali cose primieramente erano segretamente udite le indegnazioni de' buoni uomini, appresso ciò andò la cosa a' Padri ancora e in pubblico rammarichio: e gravemente furono dal senato ripresi gli edili e i triumviricapitali, che ciò non vietavano. || Cfr. Liv., XXV, 1, 10: «triumuirique capitales».

1.3 Locuz. nom. Triumviro di notte: uno dei tre magistrati incaricati della sorveglianza notturna (in partic. allo scopo di prevenire gli incendi).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 1, vol. 2, pag. 151.8: Ancora Publiu Billiu, triumvirdi nocti accusatu da Publiu Aquiliu tribunu di lu populu, fu dannatu per iudiciu di lu populu... || Cfr. Val. Max., VIII, 1.damn., 6: «triumuir nocturnus».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 541.18: E Publio [Bilio], triumvirodi notte, da Publio Aquilio tribuno del popolo accusato, nella sentenza del popolo cadde...

1.4 Locuz. nom. Triumviro mensario: uno dei tre magistrati incaricati di sovrintendere alla finanza pubblica (in partic. allo scopo di sollevare la plebe dai debiti).

[1] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. III, cap. 33, pag. 73, col. 3.6: Ad Roma, per la necessità de l'argento, per rogazione di Minuzio, tribuno de la plebe, fuoron creati triumviri mensarii Lucio Emilio, il quale consolo e censore era stato, e M. Attilio Regolo, il quale due volte era stato consolo, e Lucio Scribonio Libo, il qu[al]e alora era tribuno della plebe. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXIII, 21, 6: «triumuiri mensarii».

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 36, pag. 156.6: Appresso tutto l'oro l'ariento e rame segnato a triumviri mensarii incontanente portiamo, niuno senatoconsulto prima fattone, acciò che la volontaria collazione e il volere ciascuno prima aiutare la repubblica ecciti primieramente a seguitare gli animi dell'ordine equestre e poi l'altra plebe. || Cfr. Liv., XXVI, 36, 8: «ad triumuiros mensarios».