0.1 ispalitano, yspalitana.
0.2 Lat. Hispalitanus.
0.3 Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.): 1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Att. solo in volg. da Gregorio Magno.
0.7 1 Originario o proprio della città spagnola di Siviglia.
0.8 Giulio Vaccaro 10.10.2014.
1 Originario o proprio della città spagnola di Siviglia.
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 31, pag. 113.31: unu episcupu ki avia nume Leandro, et era episcupu de una ecclesia ki se chamava Yspalitana...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 31, pag. 192.17: lo re Ermenegildo figliolo di Liuvigildo re de' Visigoti lasciò la eresia ariana e tornò alla fede catolica per predicazione del reverendissimo Leandro vescovo Ispalitano, amico mio e familiare antico. || Nella versione ligure del volg. cavalchianosi legge: «lo reverendissimo Leandro, vesco de Spoleti», cfr. Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), p. 203; la quattrocentesca vers. umbra (inclusa nel corpus DiVo) legge invece «torn(n)ò alla fede cactolica p(er) predecatione dellu ovescovo Ispasitanu», dove è dubbio se la parola debbe interpretarsi come agg. o come antrop.