CREMORE s.f./s.m.

0.1 f: cremore.

0.2 Fr. ant. cremor.

0.3 f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Sentimento di paura che si prova (di fronte a qsa che può accadere o a qno che si teme). 1.1 Sentimento di soggezione e rispetto.

0.8 Diego Dotto 27.10.2014.

1 Sentimento di paura che si prova (di fronte a qsa che può accadere o a qno che si teme).

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Caes. Gal.] (H) 100, pag. 259.1: Il cremore di Roma n'amenderebe, e li Franceschi dotterebero più li Romani quando elli sapesero ch'elli in brieve tempo avesono posanza no mica d'una legione rinformare se ella fosse caduta, ma de· radoppiarla e di multipricarla. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. II] (R) 17, pag. 310.17: Egli era ini sanza cremore, ché meglio amava morire che vivere per tale perdono avere. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. V] (R) 44, pag. 382.32: La cremore che Amicals aveva gli rabassava il senno e lo 'ngegno... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Sentimento di soggezione e rispetto.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. III] (R) 23, pag. 321.24: Ma ciò perdeo Cesare quivi, ch'unque in cittade ov'egli intrasse niuno nonn uscìa incontro a llui per festa fare, anzi si nascondevano e s'atristavano e si stavano mutoli e cheti di paura e di dolore, sì che niuno non usava mormorare. Ma nopertanto che Cesare amava piue quello cremore che loro amore e che la loro inoranza, ciò disse Lucano. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.