0.1 ferale, fierali.
0.2 Da fiera 2.
0.3 Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Degno delle bestie (con rif. all'uomo, alla sua vita, ai suoi istinti).
0.8 Luca Morlino 28.01.2014.
1 Degno delle bestie (con rif. all'uomo, alla sua vita, ai suoi istinti).
[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.45, pag. 68: unde perduto avia / ogne vertù che mize in me Natura, / sì che solo figura / mantenea d'omo, e non punto scïensa / e l'alta caunoscensa / de la ragion, la qual or (non tutt') aggio: / unde vivea ferale oltraselvaggio.
[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 12.57, pag. 82: Per che mia vita, dico, è più ferale / che d'animale alcun, perché natura / segue; ma pur è in me tanto ismizura, / che fuggo e llasso lei, seguendo 'l contra.
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 38, vol. 3, pag. 121.10: Sono dilettazioni naturali, e sono dilettazioni bestiali, e sono dilettazioni fierali... [[...]] Dilettazioni fierali son quelle di coloro che si dilettano di fare fendere femine pregne, acciò che si satollino delli figliuoli ch'elle hanno in corpo, e sì come coloro che mangiano carne d'uomini, e carne cruda.