0.1 fove.
0.2 Lat. fovere (GDLI s.v. fovere).
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.
0.4 Att. nel corpus solo in Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Dare nutrimento, alimentare. 1.1 Conservare integro. 1.2 [Detto di un animale oviparo, con rif. alle sue uova:] tenere al caldo, covare.
0.8 Luca Morlino 12.03.2014.
1 Dare nutrimento, alimentare.
[1] F Pietro Nadal, De pace volg., XIV m. (tosc.-ven.), c. XXXVI, v. 15: Posia zierchando l'antiche e le nove / croniche e relegiendo ognuncha istoria / di quela terra che Neptuno fove... || Monticolo-Segarizzi, p. 570.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 16.3039, pag. 308: Conforta il cor, dico l'orïentale, / Serva le membra e lor virtute fove...
1.2 [Detto di un animale oviparo, con rif. alle sue uova:] tenere al caldo, covare.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 13.2714, pag. 291: Di notte in acqua e di giorno in terra / Quïesce il cocodrillo e sempre cresce: / Crestato pesce sempre a lui fa guerra. / La mandibola sopra sempre muove, L'altra di sotto a lui sempre quïesce, / E l'ova in terra con diletto fove.